Sul sindaco di Adro

 Leggo oggi, non senza un certo disgusto, le parole del sindaco di Adro contro il Presidente della Repubblica. Il figuro in questione non ha potuto fare a meno di inveire nei confronti del Presidente Giorgio Napolitano, reo di aver conferito l'onoreficenza di Cavaliere al buon cittadino della provincia di Brescia che si prodigò, mesi a dietro, per pagare le rette dei bambini del paesello che non avendole pagate (spesso perché indigenti) venivano esclusi dalla mensa scolastica. Tutti ricorderanno come il caso scosse parecchio l'opinione pubblica, ma mai quanto avrebbe realmente dovuto, probabilmente perché molte di quelle famiglie indigenti erano famiglie di immigrati.

Oggi il sindaco, incredibilmente ancora in carica malgrado aver più volte inveito contro la Repubblica e contro le massime istituzioni dello stato, sostenendo, tra le altre cose, di non fare capo a queste istituzioni ma solamente al suo presidente di partito, oggi dicevamo questo personaggio da racconto comico popolare ha sostenuto che il Presidente della Repubblica, dando a cani e porci le onoreficenze, finisce per sminuirne il valore.

Non posso non chiosare che anche gli Italiani, eleggendo cani e porci a sindaco, finiscono per sminuire il valore di questa istituzione.

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