Paura e sdegno a Roma
15 Ottobre, una data da ricordare nel mondo, una data molto diversa in Italia. La giornata degli indignati, la giornata dello sdegno nei confronti della ricchezza non equamente distribuita, della finanza padrona delle nostre vite, della cattiva politica. In Italia invece la giornata, nostro malgrado, dell'indignazione contro la violenza dei soliti facinorosi, capaci solamente di sfregiare il bel volto di un movimento di piazza e di opinione, oltre che della città eterna.
Ma gli indignati non sono questo.
Non sono di certo una masnada di folli dal viso coperto per mascherare gli occhi di chi non sa cosa vuole, sono persone invece, gli indignati, che il volto e le responsabilità ce le hanno messe in ogni singolo loro atto, nel tentare in ogni modo di fare partecipe la gente comune e indifferente delle loro ragioni.
E allora cosa accade? Accade che ad ogni manifestazione in Italia si congiungono due interessi esiziali per la convivenza civile del paese. A un lato la sparutissima minoranza di estremisti dell'area anarchica che non attendono altro che di poter dar voce alle loro gesta violente, dall'altro lato ima part politica che non vuole o non sa fermarli, e più probabilmente non vuole. Perché anche questa volta, come a Genova, non si parlerà più in Italia delle ragioni degli indignati, si parlerà solamente dello sfregio di Roma. E così violenza gratuita e convenienza politica si uniscono nel comune interesse, e politici avveduti quanto folli non conoscono migliore strada che fomentare queste vie perverse della nostra politica.
Non c'è scappato il morto per un pelo ed il merito è del ministro degli interni? No, mi spiace, troppo facile. Dov'era il ministro prima? Perché il fenomeno dei back block si è estinto nel resto del mondo? Sarà mica che questi gruppi sono talora agevolati o fomentati dal nostro governo che in maniera compiaciuta può poi sfruttarli a danno dei manifestanti pacifici? O più semplicemente siamo governati da inetti che, al contrario di quanto accade altrove, non sono capaci di fermare prima di un manifestazione politica un migliaio di violenti che vogliono varcare le nostre frontiere? Quale delle due sia la risposta, resta il fatto che in entrambi i casi c'è da essere molto preoccupati.
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