L'articolo 68 della costituzione ha ancora senso?
Art. 68. [12]
I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni.
Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza.
Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazione, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza.
Alla luce dell'uso e costume di questo, come di passati governi, di legiferare in evidente contrapposizione a leggi, diritti e costituzione, ha ancora senso l'Art. 68 della costituzione, soprattutto per quanto riguarda il primo comma?
È evidente che questo comma, allo stato attuale del malcostume politico, lascia libertà a spregiudicati politici di agire in violazione della costituzione, causando danni allo stato e violazioni dei diritti. Danni che poi saranno gli stessi contribuenti a dover pagare. Abrogando questa norma non si otterrebbe una responsabilizzazione dei parlamentari nelle loro funzioni istituzionali?
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