Spira un vento sinistro (per fortuna)

Ballottaggi andati, tempo di rinnovamento. Pisapia a Milano, De Magistris a Napoli, e l'ondata di sinistra che ha investito l'Italia, inaspettatamente. Un'Italia ormai imbarbarita da anni di politca corrotta, autoreferenziale, incivile, incolta e xenofoba.Tanto Berlusconi ha urlato al lupo al lupo, gridando il rischio comunista e delle toghe rosse, che alla fine il rinnovamento del paese parte da un comunista e da un magistrato.E la cosa che più colpisce è come il Cavaliere si ostini a non capire come il suo tempo sia passato, come continui a ripetere le stesse logore frasi, i soliti inni, le solite promesse a cui nessuno più crede. Ora che l'Italia sta svoltando, sta superando la xenofobia dilagante dei leghismi, la corruzione dilagante a cui ci hanno voluto educare, Mr. B. pensa che tutto ancora ruoti intorno a lui. Lui si dice un combattente, dice che ora si impegnerà con il triplo delle forze: non capisce che di lui non ci importa più niente, ma ci importa del paese e dei suoi problemi.Ci importa della disoccupazione, della ripresa assente, della giustizia civile troppo lenta.Non ci importa di salvarlo dai suoi processi, non ci importa di farlo ancora arricchire a nostre spese, non ci importa di tenere ancora al governo una classe dirigente incompetente, boriosa, piena di sé e del tutto incapace di ragionare in termini di civiltà.Il berlusconismo è finito, e la sua fine nasce a Milano e a Napoli.Un vento di sinistra soffia sul paese: perché c'è sete di costituzione, c'è sete di legalità, c'è sete di diritti civili. C'è sete di lavoro, c'è sete di una classe politica che sia tale nel vero senso del termine, ovvero che si interessi dell'interesse della comunità.Forse ci vorranno giorni, forse ci vorranno mesi o addirittura anni. Ma oggi anche l'Italia mostra il suo lato migliore, quello dell'indignazione di fronte a chi non dovrebbe mai essere arrivato al potere.

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