Io nel 1984 ci sono nata
Io nel 1984 ci sono nata: "
Ma questo non ha importanza.
Sto leggendo il libro di Orwell e ad ogni riga mi chiedo come ho fatto a non leggerlo prima.
Credo che dovrebbero rendere obbligatoria la lettura di questo libro ad ogni singolo cittadino del mondo. Potrebbero farne un podcast, dedicarci un canale in tv in cui mandarlo in loop, metterlo in download su www.1984.com, che ne so, qualcuno dovrebbe inventarsi qualcosa.
È assolutamente necessario che ognuno di noi si renda conto che lo scenario descritto in quel libro non è pura fantasia. Dovrebbe essere un monito. Come un monito dovrebbero essere la seconda guerra mondiale e l’olocausto. “Ehi people, guardate un po’ di cosa è capace l’essere umano, abbiatene coscienza. Non fatevi pigliare per il culo. Cercate di interessarvi a quello che accade oltre il vostro naso, e non solo alle corna che la vicina di casa mette ripetutamente al marito. Accendete quel cervello. Non ve l’hanno dato per far quadrare l’indice di massa corporea”.
Oh, sia chiaro che comprendo anche me in questo incitare all’uso dell’intelligenza, e che non sto accusando nessuno.
Ma è scientificamente dimostrato che l’essere umano non è in grado di analizzare i propri errori, ricordarsene e non commetterli mai più. È scientificamente dimostrato che non siamo nemmeno in grado di imparare dalla Storia. Figuriamoci se siamo in grado di imparare dalla letteratura…
Ok, non ho sicuramente detto niente di nuovo, ma dovevo dirlo. Io continuo con la lettura. Vi lascio una perla.
In un certo senso, era proprio alle persone incapaci di comprenderla che il Partito riusciva a imporre con maggiore facilità la propria visione del mondo. Era possibile fare in modo che accettassero le più flagranti violazioni del principio di realtà perché non avevano coscienza alcuna dell’enormità di quanto veniva loro richiesto. D’altra parte, non nutrivano per gli eventi pubblici neanche quell’interesse minimo per capire che cosa stava succedendo. L’incapacità di comprendere salvaguardava la loro integrità mentale. Ingoiavano tutto, senza batter ciglio, e ciò che ingoiavano non le faceva soffrire perché non lasciava traccia alcuna, allo stesso modo in cui un chicco di grano passa indigerito attraverso il corpo di un uccello."
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