Metropolis in tutte le salse

Metropolis, scritto da e diretto da Fritz Lang nel 1927, è sicuramente una pietra miliare nella storia del cinema di fantascienza: non per niente la pellicola è oggi protetta dall'UNESCO.
Con i suoi richiami biblici e la sua visione distopica del futuro prossimo della civiltà occidentale, questo film ha colto una delle possibili linee di evoluzione della società occidentale, europea in particolare, ben prima che Orwell e il suo Grande Fratello entrassero nell'immaginario collettivo.
Così oggi come in passato ripercorrere le vicende della città di Metropolis può essere un utile esercizio per evitare le follie dell'uomo che, miope alle esigenze dei ceti deboli, predica solamente un arricchimento senza limiti nel miraggio di una potenza semidivina.


Inutile dire come questo film sia stato citato e ripescato varie volte dalla sua uscita. Celebre il video di Radio Ga Ga dei Queen in cui varie scene del film venivano riutilizzate per comporre la storia narrata nel video: la nascita delle televisioni musicali, dell'associazione fra audio e video, e l'evoluzione dell'ascolto della musica, con la fine preannunciata della radio.


Da segnalare anche la versione di Metropolis del mangaka Osamu Tezuka, in cui il tema della segregazione e della negazione dei diritti dei più deboli viene rivisto in una nuova salsa, certamente più futuribile, con l'inserto del tema dei robots.


Concludo con le citazioni musicali dei Dream Theater, che su Metropolis hanno costruito alcuni fra i più bei arrangiamenti del progressive metal, nell'album Images in Words, oltre che un album intero, Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory

Commenti

Post popolari in questo blog

La sessualità nell'antichità

Alessandro Baricco, Castelli di rabbia

Saggio breve: D'Annunzio, una vita per la bellezza