iBooks 2: Apple fa scuola
Oggi alle 16.00, ora italiana, Phil Shiller ha presentato le ultime novità software di Apple. Le attese erano alte, anche se era ormai chiaro che le novità avrebbe riguardato il settore eBook.
Rispettando la liturgia della presentazione Apple, Shiller ha iniziato col descrivere lo stato dell'arte nell'ambito educativo americano. Le nuove problematiche, le nuove soluzioni, l'uso in classe dei device Apple e (rullo di tamburi) iBooks 2. Una complessa operazione che si declina in tre fasi, o meglio in tre software: iBooks, iBooks Author e iTunes U.
Con l'aggiornamento appena rilasciato (anche per l'Italia) di iBooks sarà possibile acquistare e gestire i nuovi Textbooks: libri di testo in un formato nuovo e interattivo che potranno contenere video, audio, modelli 3D e quant'altro. Qualcosa di simile a quello che fece Al Gore con il suo Our Choice.
Ma non c'è solo la distribuzione nei progetti di Apple. Grazie a iBooks Author ogni utente MAC potrà usare i suoi contenuti per creare, in modo semplice e intuitivo, veri e propri Enhanced Book. E magari anche rivenderli sulla piattaforma Apple e aggiornarli in seguito senza spese aggiuntive per gli studenti. Ma non basta. Una nuova App, iTunes U, permetterà di accedere a contenuti specifici per l'educazione e metterà in contatto diretto alunni e docenti.
Neanche a dirlo iBooks 2 è stato subito trending topic universale su twitter e basta guardare il flusso di tweet per capire l'importanza dell'annuncio. Al di là delle polemiche che sicuramente nasceranno su nuovi formati proprietari e sistemi chiusi, la portata innovativa del progetto è innegabile. Con oggi Apple fornisce a chiunque uno strumento completo per cambiare il mondo dell'educazione e della scuola. Si apre, insomma, un mondo di prospettive e possibilità che fino ad ora erano pensabili solo in teoria.
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