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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Considerazioni a margine di un anno da formatore sull'IA a scuola

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Durante quest'anno scolastico ho tenuto e sto tenendo tre corsi di formazione sull'uso dell'IA a scuola, oltre a due webinar per l'AICC. Quelle che seguono sono delle considerazioni che vengono fuori da diverse letture e dalla riflessione sulle richieste e le domande che mi sono state poste durante questa esperienza da formatore.  Occorre non avere a prescindere paura dell'IA, ma trattarla come lo strumento che è, senza darle una veste antropomorfa ma conoscendone le caratteristiche. Ecco che allora sembrano utili categorizzazioni dell'atto cognitivo prodotto con l'IA e tramite l'IA, definito come atto cognitivo midtended, a metà tra l'atto cognitivo intenzionale (quello frutto della pura riflessione del cervello, per tagliarla semplice) e l'atto cognitivo esteso che si realizza tramite il nostro corpo o strumenti che adoperiamo. L'IA è uno strumento, ma è uno strumento che appare dialogare con noi, come negli atti cognitivi sociali, ma il su...

Webinar Formazione IA x IA, l'intelligenza Artificiale per Insegnare l'Antico, AICC 2025

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Pubblico  la playlist con una serie di webinar, due dei quali miei, sull'integrazione dell'intelligenza artificiale nell'insegnamento della storia antica e delle lettere classiche. Ringrazio Gianfranco Mosconi per l'occasione.  

La scuola contemporanea, le commissioni passatiste e i fuffologi alla Galimberti

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Davvero, chi pensa di poter parlare di scuola alla luce della propria esperienza personale come studente, di magari trenta, quaranta o cinquant'anni fa, dovrebbe avere l'umiltà per capire che insegnare oggi è totalmente diverso da quanto si faceva anche solo alla fine del XX secolo.  Intanto perché il mondo oggi è diverso: un po' di date, 1993 (data simbolo negli USA) e 1999 in Italia, sono due spartiacque, è il momento in cui internet diventa di larga diffusione. Oggi l'aula è iperconnessa, vuoi per gli strumenti che adoperiamo, come le LIM, i pc, magari anche i visori per realtà virutale o aumentata, vuoi per gli strumenti che vorrebbero bandire o vorremmo orientare verso l'apprendimento, tablet e smartphone per non fare nomi.  Ancora: la legge 170 del 2010 ha finalmente riconosciuto l'esistenza e il diritto allo studio a quella platea di student* con bisogni educativi speciali che prima, con arroganza (Galmberti docet) non volevamo vedere ed espellevamo dalla...

Iniziando a pensare alle alternative ai social che appoggiano le politiche di Trump

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Per chi si chiedesse come fare ad allontanarsi dai social network dei broligarchi di Trump, un po' di alternative: 1. Friendica, la cosa più simile a Facebook, che in realtà è una sorta di contenitore open source a cui si possono appoggiare progetti locali. Il progetto italiano più avanzato che usa Friendica è Poliverso. Ancora non possiede una vera e propria app dedicata per dispositivi mobili e, va detto, l'esperienza per l'utente medio che viene da Facebook non è altrettanto intuitiva. Per certi versi anzi sembrerebbe di essere tornati a Myspace (cosa che, magari non è poi così malvagia). 2. Mastodon, con sede legale in Germania, ha un'interfaccia grafica e un'impostazione più simile all'ex Twitter. Anche Mastodon funziona su server locali: quello più frequentato dagli italiani è Mastodon.uno. Ugualmente, come per Friendica, una volta che ci si è registrati su un server locale si può tranquillamente interagire anche con altri server e utenti che vengono da al...