City, Alessandro Baricco



 City, di Alessandro Baricco, uscito nel 1999 è forse uno dei più importanti romanzi pubblicati dall'autore nella prima fase della sua carriera. L'opera racconta diverse storie che procedono in parallelo tra di loro. La prima storia è quella di Gould, piccolo genio, bambino che frequenta l'università, destinato secondo i professori al nobel ma prigioniero di un'infanzia mai vissuta, dell'assenza della famiglia, il padre generale e la madre ricoverata in una casa di cura per malattie psichiatriche; Gould si circonda di amici immaginari e si chiude in bagno per immaginare nella sua mente l'ascesa e la caduta di un genio della boxe, Larry Gorman. Con Gould finirà per vivere Shatsy, donna enigmatica e fatale, anche lei misteriosa e concentrata sul suo mondo in cui sta scrivendo un western incentrato sulle vicende delle sorelle e dei fratelli Dolphin e della cittadina nata attorno alle loro azioni.
Gould finirà per scappare dal suo destino senza lasciare tracce, mentre Shatsy andrà a lavorare nella casa di cura della madre di Gould, a cui racconterà la conclusione della storia della famiglia Dolphin; nondimeno la governante morirà infine coinvolta in uno scandalo dovuto, probabilmente, alla sua stessa femminilità, mentre Gould andrà a lavorare come addetto alle pulizie dei bagni di un supermercato, dove finalmente concluderà la storia di Larry Gorman.

City è un intreccio di storie, di personaggi, di stili e di piani letterari: da questo il titolo dell'opera, che richiama l'intrecciarsi delle strade e dei vicoli di una non meglio nominata città. Ogni personaggio ha quindi una storia, e di ogni personaggio questa storia viene raccontata almeno in parte, alternando stili, dal realistico, al surreale, passando per tecniche narrative come il flusso di coscienza, il citazionismo o la scrittura per il cinema. Si osserva anche l'intento metanarrativo dell'autore, grazie ai personaggi che si fanno a loro volta costruttori di storie, e metariflessivo, ad esempio con il professore di Gould, Mondrian Kilroy, che si produce in un saggio (del quale viene riportato il testo), sull'impossibilità dell'onestà intellettuale, o con il professor Bandini che riflette sulla vita e la ricerca della fama accademica. La narrazione quindi assume diverse strade e diversi canali, e infatti il lancio del romanzo venne accompagnato da un sito che ne espandeva riflessioni e contenuti, e venne seguito da letture pubbliche e cd; dal romanzo poi è stato tratto uno spin-off, con il film Lezione Ventuno, sul professore Kilroy.

City ha ancora la forza sperimentale del primo Baricco, sperimentazione che si realizza nell'originalità dell'intreccio, nella forza stilistica, nella consistenza strutturale, nella riflessione metanarrativa. Uno degli utlimi esempi significativi dell'influenza postmoderna sulla narrativa italiana contemporanea.

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