Beppe Grillo plagia TED e questo è il minore dei problemi
Mi sono andato a leggere il post di Beppe Grillo sulla sostituzione del sistema elettivo con il sorteggio (link: http://www.beppegrillo.it/il-piu-grande-inganno-della-politica-e-farci-credere-che-servano-politici/ ). Per carità, interessante, se non fosse che si tratta di un plagio. Infatti il buon Beppe ha preso un video pubblicato su Ted il giorno precedente alla pubblicazione del suo post e l'ha tradotto, spacciando per sue le idee altrui (link: https://youtu.be/cUee1I69nFs). In merito poi alla proposta, non mi dilungo tanto: comparare la democrazia antica fondata sul sorteggio in comunità di non più di 50/60.000 cittadini con democrazie moderne da milioni di abitanti è come voler mettere a paragone balene e scimpanzé perché tanto sempre mammiferi sono; lo puoi fare, ma fino ad un certo punto. Due passaggi mi risultano interessanti: nel primo si sostiene che la volontà di rappresentanti così scelti rappresenterebbe più della somma delle singole volontà, e in questo a chiare lettere si rilegge Rousseau e la sua idea che la volontà della maggioranza sia di per sé la volontà dell'intera nazione e che, proprio per questo, sia automaticamente esclusa l'idea di una possibile opposizione; in un secondo passaggio si sostiene che le persone, poste di fronte ad una responsabilità, iniziano a comportarsi responsabilmente. Questo assunto mi sembra logicamente infondato e pretenzioso, assumendo la struttura dell'errore logico per cui un'asserzione si autodimostra vera senza bisogno di reale dimostrazione (come dire "è così perché è così). In ogni caso le ragioni che dovrebbero spingere alla scelta del sistema selettivo per sorteggio appaiono, nel video come nel post, largamente fondate sull'emotività anziché sulla ragione ("i politici non fanno davvero il nostro bene", "la democrazia non funziona", "si stava meglio quando si stava peggio"), insomma il vasto campionario di reazioni facilmente ottenibili attraverso la manipolazione della realtà grazie alla distorsione del sistema di diffusione delle informazioni. In secondo luogo l'atteggiamento nei confronti del sorteggio risulta semplificatorio, non tenendo conto di note distorsioni cognitive che, pur riguardando i singoli, nel momento in cui gli stessi singoli fossero posti nelle condizioni di scegliere per la collettività, riguarderebbero tutti: penso alla questione della diffusione dell'analfabetismo funzionale fra gli adulti (che riguarda almeno il 40% delle persone dai 25 anni in su) e l'effetto Dunning-Kruger per cui l'ignorante più è tale più non sa di esserlo (cosa che già Socrate deprecava come distorsione della democrazia antica ancora 2500 anni fa circa).
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