Il ragionamento economico ai tempi del principato di Domiziano
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Uno degli errori di prospettiva in cui imbatte spesso chi insegna, così come chi si interessa più in generale alla storia antica, è quello di applicare teorie e visioni moderne a civiltà che, per motivi storici, non potevano non solo conoscere, ma neanche concepire quelle teorie. Questo tipo di errore, per esempio, lo facciamo quando pensiamo di applicare le visioni economiche contemporanee alle società tradizionali (e viceversa).
Allo studio delle fonti risulta infatti abbastanza evidente come nell'antichità esista una concezione molto vaga, comunque diversa dalla nostra, della teoria politica: i bilanci dello stato non erano conteggiati in maniera precisa e la stessa azione economica degli stati rispondeva più a interessi di carattere politico o morale che a ragionamenti di carattere economico.
Se guardiamo all’analisi dell’operato di un imperatore come Domiziano (Geraci G., 2017) possiamo osservare come numerosi provvedimenti di carattere economico possano indurre a fraintendere la prospettiva dell’operato di chi detiene il potere a Roma. Un esempio evidente ci viene proposto da Svetonio, raccontando l'azione di Domiziano in merito ad uno dei suoi editti più famosi, quello del 92 d . C. atto a regolamentare la coltivazione dei vigneti:
[2] ad summam quondam ubertatem uini, frumenti uero inopiam existimans nimiouinearum studio neglegi arua, edixit, ne quis in Italia nouellaret utque in prouinciisuineta succiderentur, relicta ubi plurimum dimidia parte; nec exequi remperseuerauit. (C. Suetonius Tranquillus, s.d.-b)
[2]Un anno in cui il vino era abbondante, ma il grano scarseggiava, pensando che la coltivazione eccessiva della vigna facesse trascurare i campi, proibì di piantarne ancora in Italia e diede ordine di tagliare i vigneti delle province, lasciandone al massimo la metà; però non fece eseguire questo editto. («Svetonio - opere», s.d.)
In questo caso l’intervento dell’imperatore trova una ragione in un giudizio di carattere morale: è ingiusto che in un anno di carestia, mentre manca da mangiare, ci sia abbondanza di vino. Certamente proprio Domiziano caratterizzò la propria azione politica con altri interventi di carattere economico, come la rivalutazione e la successiva svalutazione della moneta, riportata ai livelli neroniani di quantità del materiale prezioso (Ranucci, s.d.), o l’intervento sulle terre occupate già da età augustea (Mazzarino, 1984) e contro i delatori.
subsiciua, quae diuisis per ueteranos agris carptimsuperfuerunt, ueteribus possessoribus ut usu capta concessit. fiscales calumniasmagna calumniantium poena repressit, ferebaturque uox eius: 'princeps quidelatores non castigat, irritat.' (C. Suetonius Tranquillus, s.d.)
Dopo la divisione delle terre tra i veterani, erano rimasti, spezzettati, piccoli appezzamenti non attribuiti: li lasciò ai vecchi proprietari, per diritto di prescrizione. Represse le accuse di evasione fiscale, punendone rigorosamente gli autori, e di lui si citano queste parole: «Un principe che non castiga i delatori, li incoraggia.» («Svetonio - opere», s.d.)
In entrambi i casi però è difficile dimostrare che questi atti, di per sé indice di una buona amministrazione, abbiano origine in una concreta teoria economica. Semmai il tentativo di trovare una soluzione sulla controversia della proprietà sembra piuttosto rientrare in un tentativo di mantenere lo status quo sociale e di garantirsi l’appoggio dei piccoli proprietari terrieri contro il senato, così come il punire i delatori appare come un tentativo di scoraggiare ogni forma di complotto. Del resto, poco dopo ancora Svetonio scriverà:
[2] quare pauidus semper atque anxius minimis etiam suspicionibus praetermodum commouebatur. ut edicti de excidendis uineis propositi gratiam faceret, non alia magis re compulsus creditur, quam quod sparsi libelli cum his uersibuserant: “κἄν με φάγῃς ἐπὶ ῥίζαν, ὅμως ἔτι καρποφορήσω,Anche in questo caso la cancellazione di una norma che, agli occhi di un moderno, poteva favorire l’economia della penisola italiana rendendo più facile la commercializzazione dei vini italiani lungo il bacino del Mediterraneo, in realtà nasce da una paura tutta di carattere politico e psicologico. Certamente in queste parole è evidente il riflesso della possibile stroncatura dell’età domizianea da parte di Svetonio (Atkinson-MacEwen, s.d.), tuttavia dall’insieme dei dati citati sembra di poter affermare chenell’opera dell’imperatore i giudizi di carattere politico e sociale prevalgono regolarmente su un chiaro meditato ragionamento di carattere economico.
ὅσσον ἐπισπεῖσαι σοί, τράγε, θυομένῳ. (C. Suetonius Tranquillus, s.d.-a)
[2] Per questo, sempre timoroso e pieno di inquietudine, si impressionava oltre misura anche per i minimi sospetti. Fece revocare il suo editto già pubblicato, sul taglio delle vigne, unicamente perché, a quanto dicono, si erano diffusi alcuni biglietti contenenti questi versi: «Anche se mi divori fino alla radice, porterò sempre frutti sufficienti perché si facciano libagioni sulla tua testa, o capro, in occasione del tuo sacrificio.» («Svetonio - opere», s.d.)
BIBLIOGRAFIA
Atkinson-MacEwen, L. (s.d.). Suetonius’ Life of Domitian. Recuperato da https://www.academia.edu/34758125/Suetonius_Life_of_Domitian
C. Suetonius Tranquillus. (s.d.). De Vita Caesarum. Domitianus, chapter 14, section 2. Recuperato da http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.02.0061%3Alife%3Ddom.%3Achapter%3D14%3Asection%3D2
C. Suetonius Tranquillus. (s.d.). De Vita Caesarum. Domitianus, chapter 7, section 2. Recuperato da http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=urn:cts:latinLit:phi1348.abo022.perseus-lat1:7.2
C. Suetonius Tranquillus. (s.d.). De Vita Caesarum. Domitianus, chapter 9, section 3. Recuperato da http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.02.0061%3Alife%3Ddom.%3Achapter%3D9%3Asection%3D3
Geraci G., M. A. (2017). Storia Romana. Mondadori.
Mazzarino, S. (1984). L’Impero romano. Biblioteca Universale Laterza.
Ranucci, S. (s.d.). La monetazione dei Flavi. Caratteri generali ed aspetti tipologici. La monetazione dei Flavi. Caratteri generali ed aspetti tipologici, in F. Coarelli (ed.), Divus Vespasianus. Il bimillenario dei Flavi, Roma 2009, 358-367. Recuperato da https://www.academia.edu/2124919/La_monetazione_dei_Flavi._Caratteri_generali_ed_aspetti_tipologici
Svetonio - opere. (s.d.). Recuperato 3 febbraio 2018, da http://www.progettovidio.it/svetonioopere.asp
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