Vedere cosa si vuol vedere o della focalizzazione
La foto qui riprodotta, piuttosto famosa per l'effetto particolare ottenuto dal tempismo del fotografo, è interessantissima anche per altri motivi.
Questa foto è infatti utilissima per spiegare il concetto di focalizzazione. La focalizzazione, in una narrazione di qualsiasi tipo, è il punto di vista che assumiamo per raccontare i fatti, punto di vista che ci permette di vedere e conoscere alcuni fatti e altri no, o addirittura tutti i fatti narrati e i pensieri dei nostri personaggi.Se per esempio guardassimo questa scena da una finestra, che ci permettesse di osservare solamente la parte centrale della foto, osserveremmo questo:
Il nostro punto di vista sarebbe limitato, saremmo così guidati a pensare alla foto come la ripresa di una scena romantica di fronte ad una strada dai manifesti piuttosto particolari.
Ancora, se il nostro punto di vista, sempre regolato da una piccola finestrella, fosse spostato un po' più a destra, vedremmo questo:
Due passanti che si incrociano su di un marciapiede, estranei tra di loro, in quello che sembra un paesaggio sudasiatico. Non sappiamo cosa pensino i due protagonisti della scena, se desiderino incontrarsi, se stiano pensando ai fatti loro: qualcosa possiamo dedurla dall'espressione di lui, da quello che osserviamo del suo aspetto, possiamo per esempio ipotizzare che lui abbia adocchiato lei per qualche motivo che noi ignoriamo. In questi casi il nostro punto di vista assume l'aspetto di una focalizzazione esterna.
Proviamo a cambiare prospettiva:
Cosa sta osservando il cane? In questo caso il fotografo sembra volerci fare concentrare su ciò che del paesaggio il cane si concentra ad ammirare, cioè l'immagine dei due elefanti il nome di un prodotto industriale.Il racconto prodotto da questa immagine ci porta ad osservare i fatti secondo la prospettiva di un personaggio ben preciso. In questo caso chiameremo questa prospettiva focalizzazione interna.
E se invece possiamo inquadrare contemporaneamente tutto?
In questo caso, cioè nel caso in cui possiamo contemporaneamente osservare la scena secondo una prospettiva omnicomprensiva e che ci permetta anche di conoscere il pensiero dei personaggi che agiscono si chiama focalizzazione zero, comunemente nota come la prospettiva del narratore onniscente. È il modo di raccontare di tanti romanzi, noti e non, come I promessi sposi. Tuttavia non è il modo di osservare la realtà più frequente, anzi. Si pensi alla difficoltà che ciascuno di noi incontra nel tentare di far capire ai nostri interlocutori il nostro punto di vista: questa difficoltà dipende dal fatto che ciascuno di noi tende a considerare la propria prospettiva di osservazione come una prospettiva altra, esterna se non addirittura onniscente. E così il problema del passaggio dai punti di vista personali a quelli esterni o ad una prospettiva onnicomprensiva è uno dei nodi più urgenti nell'epoca della post-verità.
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