Per una didattica modulare delle lettere nella Scuola Secondaria di II Grado
Alcuni moduli (grammatica; narratologia-testo narrativo; teatro; testo poetico-lirica; testo poetico-epica) sarebbero obbligatori nel corso dei cinque anni - non è immaginabile che italiano divenga un insegnamento opzionale - mentre altri moduli potrebbero essere opzionali, fermo restando che ogni alunno dovrebbe comunque svolgere, tra biennio e triennio, dei moduli opzionali per completare il suo percorso. Con questi moduli opzionali ma obbligatori nel complesso si potrebbero valorizzare le specificità degli insegnanti: se ho nel corpo docenti uno storico questo potrebbe costruire un modulo opzionale sul metodo storico, o un corso monografico; se ho un giornalista potrebbe venire fuori un modulo sull'editoria; se ho uno scrittore un modulo sulla scrittura creativa. Le opzioni potrebbero essere tantissime, moduli di letteratura comparata, moduli paralleli letteratura-linguaggio audiovisivo, moduli con approfondimenti sulla storia dell'arte piuttosto che sulla filosofia. In tutto ciò almeno eviteremmo che i docenti di potenziamento finissero per fare i tappabuchi o progetti fumosi fatti tanto per non fare stare i colleghi in sala insegnanti in attesa del Messia.
Ulteriormente: un sistema modulare, al triennio, mi permetterebbe di scandire nuovamente l'insegnamento della letteratura, partendo non dal mero ordine cronologico, ma dalle reali capacità di interpretazione degli studenti. Oggi come oggi al terzo anno delle superiori iniziamo lo studio della letteratura italiana con argomenti del tutto incomprensibili per gli studenti, come la poesia del '200. Il risultato è che, per amor di programma, svolgiamo l'argomento, ma male. Con una didattica modulare potremmo invece partire da argomenti più fruibili, come il testo narrativo, per passare via via a testi più tecnici per esempio il testo teatrale, il testo epico fino alla lirica; il tutto andrebbe raccordato con moduli a carattere comparativo e cronologico, per non perdere la visione storica che accompagna lo studio della letteratura. Un modo insomma per coniugare capacità degli studenti, disponibilità degli organici e necessità dei programmi.
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