Roberto Saviano, Gomorra
Gomorra è un'opera letteraria molto interessante scritta da Roberto Saviano e pubblicata nel 2006 per i tipi di Mondadori. Definire cosa sia quest'opera è molto difficile. Il libro si divide in due sezioni, la prima di cinque capitoli, la seconda di sei. Attraverso questi undici capitoli Roberto Saviano, io narrante, ripercorre le vicende della sua vita e delle sue inchieste attraverso la Campania della camorra. L'io narrato di Saviano quindi si trova ad avere a che fare con la filiera della produzione artigianale sommersa che alimenta il mercato delle grandi firme della moda, oppure scopre e analizza il dominio della camorra sulla vita della provincia campana, talmente radicato da condizionare le stesse manifestazioni del vivere sociale, le reazioni di fronte alle inchieste giornalistiche, alle retate, la stessa istruzione e la possibilità di un futuro dei cittadini. Fino ad arrivare alla vergogna della terra dei fuochi, quell'enorme fetta della regione adoperata per anni come discarica abusiva da aziende conniventi con le mafie provenienti da ogni angolo del paese e non solo. Nell'opera, attraverso dati d'inchiesta, si discute del mercato delle armi, del narcotraffico, di lavoro in nero, di guerre tra bande. Tutto, come detto, ha in queste disquisizioni un taglio giornalistico. Infatti prevale nel libro, per fortuna, il sapore del reportage, dell'inchiesta, del giornalismo che smaschera un sistema di connivenze e di paure radicato.
Eppure Gomorra non è solo giornalismo, non per niente da quest'opera sono stati tratti film, opere teatrali, serie televisive.
In molti momenti Saviano narratore si lascia andare a tirate moralistiche, a commenti, a inserti letterari e narrativi, con vicende reali o verosimili, che costituiscono la reale novità letteraria del volume, e insieme la sua debolezza. Saviano narratore, infatti, è mediocre. Le tirate moralistiche sono spesso noiose, le vicende del Saviano personaggio, per come vengono raccontate, poco credibili, tanto da fare sperare che si concludano rapidamente per tornare all'inchiesta. Eppure questa unione di narrativa e inchiesta, con la netta prevalenza, occorre ricordarlo, del dato documentario, è la novità letteraria del volume, almeno nel panorama italiano del primo decennio del Ventunesimo secolo. Tanto che per questo nuovo filone vengono coniate diverse definizioni: docufiction, new italian epic, UNO (oggetti narrativi non identificati), queste ultime due definizioni frutto dello studio e del lavoro del collettivo WuMing.
In sostanza possiamo dire che Gomorra lascia una enorme traccia di sé nel panorama letterario contemporaneo per due diversi motivi: il valore dirompente della sua inchiesta in un'Italia che certe sue verità, manifeste, si sforza in ogni modo di ignorarle, e per la novità tecnica del tentativo di mescolare narrazione e inchiesta in un nuovo formato.
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