Joseph Heller, Comma 22
«"Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo".»
Comma 22 è letteralmente un libro paradossale; nel senso che tutta la vicenda narrata magistralmente da Heller si fonda su dei paradossi. Yossarian, il protagonista, partecipa alla Seconda Guerra Mondiale arruolato nell'aviazione americana. Le vicende in cui il protagonista è coinvolto si svolgono in Italia, tra Roma, Parma, Ferrara, Bologna, sino ad Avignore e all'Africa. Yossarian e i suoi compagni si troveranno ad affrontare situazioni sempre più paradossali, in cui la follia e le nevrosi umane si susseguono in un gioco comico e tragico ad un tempo.
Su tutto, dicevamo, regna il paradosso. Yossarian vuole e non vuole scappare dal fronte italiano, può e non può ad un tempo. Yossarian, come il suo compagno Nately, ama e non ama; l'uno prova un sentimento che un altro narratore avrebbe definito come amore nei confronti della Nurse Ducket, l'altro, il giovane Nately, nei confronti di una puttana romana, senza essere ricambiato fin quasi alla conclusione della vicenda. Dunbar, amico di Yossarian, è malato e non lo è; Orr è un pilota talmente incapace da essere sempre abbattuto durante le missioni, ma è talmente capace da essere l'unico in grado di fuggire dal fronte. Milo, il dispensiere, è l'uomo più importante sul fronte di guerra, tanto da gestire l'import-export tra gli USA e il resto del mondo, assoggettando al suo volere colonnelli e generali.
Comma 22 è il romanzo della follia umana: Yossarian è pazzo e non lo è; solo se potrà dimostrare di essere pazzo potrà lasciare il campo di battaglia, ma dimostrando la sua follia mostrerà anche la sua lucidità, impedendo così di essere dispensato dalla guerra.
La follia della guerra, con i suoi generali e colonnelli che pur di guadagnare prestigio e potere aumentano di volta in volta il numero delle missioni necessarie ai propri sottoposti per poter tornare a casa, organizzano marce per vittorie inesistenti, mandano sl macello i propri caccia per poter scattare delle belle foto panoramiche.
Il romanzo del degrado: il degrado di uomini che vinti dalla follia e dalle loro stesse nevrosi sono prigionieri di un carcere che essi stessi non riconoscono, di una legge, il comma 22, che tutto permette al forte perché talmente inconsistente da essere incontestabile. In questo degrado le strade di Roma diventano allegoria del degrado morale dell'uomo che perde la propria capacità di guardare alle cose per quello che sono e non per quello che appaiono, e in questo degrado Yossarian che vuole essere pazzo è l'unico uomo sano, l'uomo che redime il cappellano dalla sua ignavia, l'unico che riconosce le capacità di Orr, l'unico a mantenere l'umanità per vedere il morto che per tutto il romanzo sarà suo compagno di tenda e che l'esercito americano volutamente ignora per non dover dare dispaccio di un fallimento.
Un romanzo geniale, la cui struttura concentrica, labirintica, spiraliforme, in cui tutto si tiene in un caotico avvolgersi porta il lettore prima a ridere crudamente delle miopie umane, sino però a toccare il fondo del senso doloroso del tragico.
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