mercoledì 13 agosto 2025

Gundam: Requiem for Vengeance


Gundam: Requiem for Vengeance è una serie anime ambientata nel variegato mondo di Gundam e distribuita da Netflix.

La serie consta di 6 episodi ed è ambientata nell'Universal Century, ovvero la linea temporale principale di questa produzione che ormai si avvia verso il mezzo secolo di vita; in particolare le vicende narrate si sviluppano durante la Guerra di un anno, la stessa raccontata nella prima e celebre serie del 1979, quando la colonia spaziale Side 3 si è autoproclamata Principato di Zion e ha iniziato una guerra contro la Federazione terrestre per ottenere l'indipendenza. Il contesto è già noto ai lettori e agli spettatori di Gundam, i quali, in particolare, ricorderanno il protagonista della prima serie, Amuro, un ragazzo dotato di poteri psichici (appartenente ad una evoluzione dell'essere umano, chiamata Newtype) che finisce per pilotare la nuova e potente arma della Federazione, i Mobilesuit Gundam, dei mecha di dimensioni ciclopiche capaci di armeggiare la potenza delle armi nucleari. Amuro si scontrava con l'esercito di Zion, nel quale spiccava la figura di Char Arznable, storica nemesi del protagonista, anch'egli un Newtype, che vuole raggiungere la vittoria per Zion prima che la Federazione possa dispiegare il pieno potere dei Gundam, di cui è venuto a conoscenza.

Se la serie del 1979 sviluppava quindi la vicenda dal punto di vista della Federazione terrestre, in questo caso invece la storia verrà narrata con gli occhi di una pilota dell'esercito di Zion, Iria Solari: anche lei è una Newtype, pilota dei meno moderni mecha di Zion, gli Zaku. Iria è a capo di un plotone di piloti, i Red Wolf. Insieme ai suoi uomini Iria combatte sulla terra, dopo che Zion ha tentato con un blitz un'invasione per ottenere con la forza la propria indipendenza; le cose si mettono male quando però sul campo di battaglia compare un nuovo tipo di mecha dalla parte della federazione, più resistente e veloce, e munito di armi molto più potenti: si tratta di un Gundam.
Le sei puntate della serie vedono quindi il mondo di Iria sfaldarsi e sparire: lei, una violinista che ha deciso di arruolarsi dopo che un raid dei federali aveva ucciso suo marito, era scesa in guerra con il solo desiderio dell'indipendenza e sperando così di dare un futuro migliore al bambino che ha lasciato nello spazio, ma ora è costretta ad osservare la propria impotenza mentre il Gundam, apparentemente indistruttibile e imbattibile, le sta portando via tutte le persone verso le quali si sente responsabile.
Nelle ultime puntate assistiamo quindi ad un inatteso incontro durante un tentativo di infiltrazione tra le schiere federali: Iria si imbatte nel pilota del gundam, anch'egli un Newtype, ma poco più che un bambino (come Amuro...) che è stato costretto alla guerra per i suoi poteri. Fallito il tentativo di infiltrazione, ad Iria non resta che accompagnare i suoi pochi compagni sopravvissuti nel tentativo di ritirata, e scendere ancora una volta sul campo di battaglia con il suo Zaku disastrato per scontrarsi contro il Gundam. Iria infine riesce a convincere il ragazzo, che rimane senza nome, a desistere dallo scontro, che i Federali hanno già vinto, concedendo ai soldati di Zion la ritirata. Ma proprio mentre Iria e il pilota del Gundam sembrano essere giunti alla conclusione che, pur su schieramenti opposti, non sono altro che pedine degli eventi costretti alla guerra dalla necessità e dalle loro caratteristiche, un altro Zaku colpisce a tradimento il Gundam, distruggendolo e uccidendo il ragazzo.
Iria finirà quindi per non seguire il contingente di Zion in ritirata e si nasconderà in Africa, insieme ad altri apolidi e transfughi che si tengono lontani dallo scontro perenne tra Zion e la Federazione.

Gundam: Requiem for Vengeance quindi racconta nuovamente una storia già nota, ma, come spesso accade in Gundam, lo fa per evidenziare come dietro le apparenze, le ideologie, la propaganda, la politica, i desideri e gli inganni che spingono gli uomini sono gli stessi; Gundam: Requiem for Vengeance mostra come spesso il volto del nemico sia semplicemente il nostro volto riflesso, e come la guerra non sia (solo) il luogo del valore militare e dell'eroismo, ma sia soprattutto un mare di violenza indiscriminata, di codardia, di incomprensioni e rabbia, di morti civili e di sfruttamento.
L'unica nota stonata della serie è la computer grafica: il mecha design e le scene di azione dei mobilesuit funzionano, ma l'animazione computerizzata toglie espressività ai personaggi, non rendendo loro giustizia rispetto ad altri protagonisti delle numerose serie di Gundam disegnate in maniera tradizionale, finendo per appiattirli in modo monodimensionale al di là delle emozioni che invece si sarebbero dovute trasmettere.

Per il resto Gundam: Requiem for Vengeance è invece una serie sicuramente consigliata, anche e forse soprattutto a coloro che vogliono avvicinarsi alla complessità delle vicende raccontate nelle serie di Gundam, soprattutto per la relativa lunghezza e per il numero degli episodi (6 in tutto) che consentono di concludere la visione anche solo in un pomeriggio. 

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