Considera l'aragosta, pubblicato per la prima volta nel 2005, raccoglie una serie di saggi, alcuni dei quali nati come reportage giornalistici, scritti da David Foster Wallace tra il 1994 e il 2005. La raccolta e composita e finisce per trattare temi e argomenti molto diversi:
- in Il figlio grosso e rosso Wallace, inviato da Rolling Stone agli awards del cinema porno, analizza le idiosincrasie della pornografia contemporanea e del vasto mondo che ruota attorno a questo filone della cinematografia, evidenziandone caratteristiche e contraddizioni.
- in La fine di qualcosa senz'altro, verrebbe da pensare, a partire dalla recensione di Verso la fine del tempo di John Updike, Wallace propone una delle sue prime profonde critiche alla letteratura postmoderna.
- in Alcune considerazioni sulla comicità di Kafka che forse dovevano essere tagliate ulteriormente Wallace invece torna ad un tema tipicamente postmoderno, analizzando come quest'aspetto sia tipico anche di uno degli autori più iconici della letteratura modernista, Franz Kafka.
- In Autorità e uso della lingua (ovvero, Politica e lingua inglese è ridondante) Wallace si esercita in un saggio di linguistica a partire dalla recensione di un dizionario, mettendo a paragone le posizioni grammaticali e lessicali prescrittiviste, a cui Wallace parzialmente aderisce, e quelle descrittiviste dei filoni della linguistica più progressista. Nel saggio, pur accettando in larga parte le premesse del filone descrittivista sugli abusi della lingua nel confermare e nel rafforzare stereotipi e discriminazioni sociali, Wallace aderisce alle critiche al politicamente corretto nella lingua, che finisce, ai suoi occhi, per essere censoreo come gli usi che vuole abbattere senza realmente riuscire a modificare la società che la lingua descrive.
- In La vista da casa della sig.ra Thompson Wallace descrive il momento in cui ha avuto notizia, come tutti gli altri, degli attentati del giorno 11 settembre 2001 mentre si trovava in una piccola cittadina di provincia, finendo per vivere a casa della vicina, la signora Thompson, un incredibile momento di socializzazione collettiva.
- Come Tracy Austin mi ha spezzato il cuore spiega come la lettura dell'atuobiografia della tennista Tracy Austin spinga l'autore a riflettere sull'iconicità della vita dei grandi campioni dello sport, come questa iconicità finisca per impedire di osservare la banalità di tanta parte del loro vivere e del loro essere, e di come la conoscenza di quella banalità rischi di distruggere l'eccezionalità delle loro doti.
- Forza, Simba - Sette giorni in Cammino con un Anticandidato è ilnreportage, di nuovo per Rolling Stone, che conduce Wallace a seguire la campagna per le primarie di John McCain. Wallace quindi discute di politica e di politici, attratto e impaurito dalla figura di McCain, dalla sua essenza allo stesso tempo populista e sincera. Nella sua riflessione sulla sincerità politica di McCain, Wallace qui si avvicina molto a riflessioni che saranno tipicamente metamoderne.
- Considera l'aragosta, altro reportage giornalistico, porta Wallace ad una grande fiera sul prodotto di punta del Maine. Qui l'autore finisce per ragionare di coscienza, diritto degli umani a causare sofferenza alle altre creature e di specismo.
- Il Dostoevskij di Joseph Frank è una recensione di un'importante biografia di Dostoevskij. Wallace descrive la sua esperienza come lettore del grande autore russo, come la biografia dell'autore ha influenzato la sua produzione, e come i temi trattati da Dostoevskij nascondano la sua natura apparentemente spregevole.
- Commentatore è un altro reportage giornalistico di Wallace presso una stazione radio per seguire il lavoro del commentatore radiofonico John Ziegler. In questo caso Wallace osserva l'operato di un uomo, Ziegler, che anticipa figure oggi tipiche nel mondo dei podcast populisti della destra o dell'estrema destra americana. Effettivamente il fenomeno che oggi osserviamo era già in essere nelle stazioni radio private americane 25 anni fa. Wallace evidenzia come il successo dei commentatori di destra nasca da ragioni precise:
1. I conduttori di destra semplificano la visione del mondo, rendendola immediatamente fruibile.
2. Il formato radiofonico funziona perché è un prodotto venduto a chi desidera ascolti emotivi e rassicuranti.
3. La motivazione non è ideologica ma commerciale: più ascolti = più profitti.
4. Le tecniche retoriche—parole forti, attacco, emozione—creano dipendenza e rafforzano i pregiudizi.
5. Non si cerca un dibattito aperto, ma un eco chamber che confermi le proprie opinioni.
Dalla raccolta di saggi emerge la predisposizione all'osservazione di Wallace, la sua abilità retorica e la sua competenza linguistica. Soprattutto ciò che si osserva è l'incredibile profondità dell'analisi condotta da Wallace, la sua capacità di porre dubbi, di non proporre certezze e di cercare ragioni. Wallace si dimostra uno dei migliori osservatori del suo tempo, in grado di anticipare la ricerca filosofica post-postmodernista, confermandosi una delle perdite più gravi per la letteratura e la cultura mondiale.
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