Modiano ci racconta di come questa storia l'abbia ossessionato per anni, fornendo lo spunto iniziale anche per il suo primo romanzo, Viaggio di nozze. La ricerca lo porta ad intrecciare la storia di Dora con quella di altre donne e di altri uomini che ne incrociano la strada, mentre la topografia di Parigi fa da cornice magica, malinconica e misteriosa alla vicenda; e proprio Parigi è l'altra protagonista della storia, nella sua mestizia, nel suo torpore, nella sua storia secolare, reale e fantastica, fra vie e palazzi che ritornano nel tempo, fino all'impensabile coincidenza tra il convento rifugio di Dora e il convento presso cui trovano protezione i protagonisti de I miserabili di Victor Hugo.
Quella di Dora Bruder è una storia toccante, così come simbolica ed emblematica è la ricerca che compie Modiano, il tentativo di dare nome e memoria a fatti minimi e persone comuni, che proprio per il loro essere fatti e persone normali vinti da un'anormalità profondissima e bestiale meritano di non sparire, almeno attraverso le pagine di un libro.
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