Come spiegato bene oggi su Polisblog, la minaccia dei berluscones di dimissioni di massa dal Parlamento non può non essere una bufala. Innanzitutto perché le dimissioni di massa non esistono e andrebbero discusse ad una ad una in Parlamento, ma sicuramente i presidenti di Camera e Senato darebbero la precedenza a temi ben più importanti; inoltre andrebbe in Parlamento una sfilza di non eletti non così strettamente legati al PDL e forti di un succulento stipendio. Insomma Berlusconi diverrebbe schiavo della legge elettorale che tanto difende.
Ma il punto vero è un altro. Siamo schiavi di un partito che minaccia di uscire fuori dalla democrazia, non per un eccesso di dignità, ma per la sua totale mancanza. Viene paventato un Aventino a difesa di un pluricondannato, di un uomo dalle chiare collusioni con la mafia, e soprattutto, se quanto detto non bastasse, l'uomo che ha chiaramente governato in maniera indegna il paese per la gran parte degli ultimi vent'anni. Un uomo che dà del criminale a chi vuole fare applicare, su di lui, criminale vero e certificato, una sentenza.
Un delirio di onnipotenza o di servilismo, in ogni caso una pagliacciata triste.

Nessun commento:
Posta un commento