venerdì 7 dicembre 2012

Roba da nerd: Avengers vs X-men



Ma che storia ha tirato fuori la Marvel con questo crossover. Il ritorno della Fenice, quella Fenice che anni fa aveva ucciso Jean Grey e che ora punta sul Messiah dei mutanti, Hope Summers. I mutanti stessi, relegati sull'isola di Utopia dopo che la maga Scarlet li ha decimati, guidati da Scott Summers, Ciclope, e i reduci degli X-Men. I Vendicatori, infine, nella loro nuova formazione allargata, impegnati nel tentativo di contenere la minaccia per la terra che l'approdo di un'entità cosmica come la Fenice può rappresentare. Ed in tutto ciò le questioni morali che si susseguono, come sempre quando si tratta delle vicende degli X-Men e degli Avengers. Discriminazione e voglia di riscatto da un lato, norme cieche e rischio di fascismo dall'altro. Insomma un'ottima storia, da cui però forse mi sarei aspettato quel salto di qualità in più, avrei sperato di non poter dire alla fine chi erano i buoni e chi i cattivi, mentre alla fine dei dodici numeri emerge uno Scott Summers che, per la rinascita del gene mutante, è pronto al sacrificio dell'umanità intera. Ma è questione da poco di fronte al ritmo incalzante e alla ottima fattura della narrazione, la focalizzazione che si sposta ora su un campo ora sull'altro, il confrontarsi e il confondersi di semidei e piccoli uomini nelle uniche, perenni contraddizioni di fondo: dove si può spingere la difesa dello status quo? Chi si può ergere a difensore di pace, giustizia e tolleranza senza approdare allo stato etico?

1 commento:

  1. Ho letto AvsX in contemporanea con gli USA, dopo una massiva opera di aggiornamento sugli eventi Marvel (avevo mollato praticamente nel post Secret Invasion per eccesso di disgusto), e alla fine, la mia opinione è che si tratta dell'ennesimo crossover "meh" della Marvel, ma che di positivo ha il fatto di raccogliere su tutta la monnezza accumulata dalla Casa delle Idee (rubate) nell'ultimo decennio (ovvero da Civil War in poi) e creare una semi-tabula rasa per lo pseudo reboot che prende il nome di Marvel NOW (per la serie "DC merda che fà il reboot, ma poi visto che ci mazzuolano nelle vendire lo famo pure noi").
    Di base la storia fallisce sotto tutti i punti prefissati, visto che in ogni intervista agli sceneggiatori, si puntava sul fornire valide motivazioni ai lettori per schierarsi pro Avengers o pro X-Men, ma poi è chiaro come il sole che Cyclops e compagnia sono i bad guys, fino ai grandissimi sconvolgimenti promessi, che si riducono nella morte di Xavier (yet, again... Sarà la decima volta che muore?), in un momento in cui nessuno se lo filava di pezza, e il ritorno allo status quo pre Civil War, con gli Avengers classici più uniti che mai (davvero, non capirò mai come è possibile che adesso Cap e Iron Man siano di nuovo culo e camicia) e gli X-Men odiati e temuti.
    Vanno aggiunti ai fattori aggravanti anche la a dir poco orrenda gestione dei tie-in, totalmente slegati e spesso anche contraddittori verso la storia principale (qualcuno mi spieghi dove si colloca, e che cacchio serve lo story arc di Secret Avengers, per favore), la presenza di troppe mani nella storia (soprattutto l'avvicendamento di disegnatori dallo stile fin troppo diverso)... E ultimo ma non meno importante, il fatto che contemporaneamente, la concorrenza proponeva perle del calibro di Night of the Olws nelle testate della Bat-Family e preparava il terreno per Rise of the Third Army sulle testate del Green Lantern Corps e Rotworld sull'accoppiata rivelazione Swamp Thing e Animal Man.
    Quando perdi lo scontro dei crossover estivi, contro qualcuno che non ha nemmeno proposto il suo crossover estivo, come minimo qualche domanda a livello qualitativo te la devi porre...

    Valanga.

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