sabato 31 luglio 2010

Nessun componente del Governo sarà presente alla commemorazione delle vittime della strage di Bologna

Nessun componente del Governo sarà presente alla commemorazione delle vittime della strage di Bologna: "

orologio Bologna


Il prossimo 2 agosto nessun ministro e viceministro presenzierà alla commemorazione del trentennale della strage della stazione di Bologna. A rappresentare il Governo sarà il Prefetto Angelo Tranfaglia.


L’anno scorso, all’ultimo momento, era stato indicato come esponente dell’esecutivo il ministro Bondi. Quest’anno nemmeno lui: ci si limita a ricordare - da parte della Prefettura di Bologna - che rientra tra i compiti del Prefetto anche la rappresentanza del Governo in occasioni ufficiali come questa. La mancanza di esponenti dell’esecutivo, così come nel caso della recente commemorazione del giudice Borsellino, suscita però una grande tristezza.


Al di là della complessa situazione politica contingente, che certamente avrà distolto diversi esponenti della maggioranza dall’appuntamento, l’assenza acquista una triste connotazione simbolica. Rappresenta nel modo più emblematico un’altra assenza, che si percepisce da fin troppo tempo in alcuni dei più gravi momenti di crisi e di disagio del nostro Paese. L’assenza delle istituzioni.


Foto | Flickr





Nessun componente del Governo sarà presente alla commemorazione delle vittime della strage di Bologna é stato pubblicato su polisblog alle 15:20 di sabato 31 luglio 2010.







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Berlusconi non è nè Stalin, nè Mussolini. Ma ...

Berlusconi non è nè Stalin, nè Mussolini. Ma ...: "

Stalin rinviava i dissenzienti del PCUS in manicomio o in Siberia, Mussolini faceva purgare e bastonare gli oppositori del partito fascista, Berlusconi espelle dal PDL quanti non condividono i suoi ordini.


Cambiano i nomi e le … “punizioni”, ma “concettualmente” c’è poca differenza, perchè tutti e tre concepiscono il potere in modo “personalistico” e totalitario.


Scrive Antonio Polito sul Riformista: “Berlusconi, l’uomo che passa per essere il grande seduttore, è riuscito a litigare con Umberto Bossi nella prima legislatura, con Pierferdi Casini nella seconda e con Gianfranco Fini nella terza. Avendo così esaurito l’intera gamma dei suoi alleati, tant’è che per cercarne di nuovi è già al secondo giro con Bossi e sarebbe pronto a tornare anche con Casini”.


Appunto. Ecco lo statista, il nuovo … Alcide De Gasperi. Ecco perché l’Italia è in fondo al tunnel.





Berlusconi non è nè Stalin, nè Mussolini. Ma ... é stato pubblicato su polisblog alle 17:08 di venerdì 30 luglio 2010.




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venerdì 30 luglio 2010

Fini e la socialsfera

Fini e la socialsfera: "

La sfera pubblica è il luogo  ideale in cui, grazie all’azione dei media, si confrontano idee e posizioni, si definiscono punti di vista, si concordano decisioni, si forma, in definitiva, quella che chiamiamo pubblica opinione. Fino ad oggi, la sfera pubblica ha coinciso con il luogo ideale del dibattito pubblico strutturato dai mass media (radio, tv, giornali). Ma occorre fare ora i conti con nuovi mezzi di comunicazione, legati ad Internet, ma che presentano particolari requisiti di interattività e apertura alla partecipazione. Parliamo dei social media, (blog, social network), che stanno dando progressivamente vita a quella che possiamo definire sfera pubblica socialmediale o, per comodità, socialsfera.


Ci accorgiamo che la socialsfera esiste ed è importante perchè, sempre più spesso, da qui prendono il via nuove esperienze di mobilitazione e partecipazione civile e sociale; perchè i dibattiti accesi nella socialsfera fanno da contraltare o addirittura alternativa a quelli veicolati dal sistema massmediale; perchè il potere costituito comincia ad interessarsi sempre più pesantemente alla regolamentazione di questa nuova dimensione di confronto e discussione.


Un tema particolarmente interessante è quello del funzionamento della socialsfera. Le regole non sono ancora chiaramente definite. Ma un aspetto è chiaro. Socialsfera e sfera pubblica massmediale hanno avviato un gioco di rimandi e attenzioni particolarmente vantaggioso per quei soggetti - politici, sociali, economici, culturali - che hanno interesse ad imporre le loro issue, definire agende, promuovere azioni.


Questa peculiarità è stata efficaciemente ed intelligente sfruttata da Gianfranco Fini e dal suo entourage, che hanno seguito un piano di azione che potrebbe essere il modello di un possibile vademecum per la buona comunicazione politica nell’ambito della socialsfera:



  1. L’accesso ai mass media è precluso o limitato? Puntiamo sui social media!

  2. Il blog rimane lo strumento di comunicazione socialmediale più efficace per organizzare il dibattito e la partecipazione.

  3. E’ bene creare diversi spazi di presenza sul web, che si richiamano in un circuito di referenzialità amplificativa (Generazione Italia, Fare Futuro webmagazine, ecc.) per creare l’idea di un’area di dibattito di secondo livello, inclusiva del primo livello in cui avviene la partecipazione diretta degli utenti tramite commenti.

  4. Il social networking è utile per attivare passaparola e azioni di buzz, ma deve convogliare sempre l’attenzione verso lo spazio discorsivo dei blog.

  5. I contenuti veicolati sul web devono conquistare uno spazio fisso sui mass media tradizionali, preferibilmente a controllo diretto (Il Secolo d’Italia). Solo in questo modo si può concorrere a definire efficacemente agende e issue di rilevanza politica. L’accesso alla socialsfera, infatti, è inevitabilemnte precluso a molti soggetti per divide tecnologico, economico e culturale. Il grosso dell’opinione pubblica, ancora oggi, si informa e decide sulla base di quanto veicolato dai mass media

  6. La socialsfera va intesa oggi soprattutto come fabbrica di “contenuti d’opinione” a fruzione diretta (socialnauti) o indiretta (contenuti ripresi dai mass media)

  7. La socialsfera rappresenta però anche una sorta di “soggetto ideale d’opinione” da contrapporre al soggetto d’opinione d’area massmediale. Il rimando tra sfera pubblica massmediale e socialsfera può quindi trasformarsi in un dibattitto di terzo livello, che include il dbattitto all’interno della socialsfera (secondo livello) e il dibattito “locale” (primo livello) sui vari medium (blog, social network)

  8. Il senso di partecipazione stimola la voglia d’azione. Si può sfruttare la socialsfera per raccogliere fondi sotto forma di donazioni o acquisto di gadget (vedere il sito di Generazione Italia)






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Il tramonto del Popolo della Libertà: Berlusconi caccia Fini

Il tramonto del Popolo della Libertà: Berlusconi caccia Fini: "

fini berlusconi rottura pdl


E’ finita: l’ufficio di presidenza di ieri sera, l’incontro che sanciva ciò che era già deciso da tempo, ha decretato che il PdL ha un solo leader, un solo fondatore, un solo padrone, ed è Silvio Berlusconi. Il dissenso, può accomodarsi alla porta.


Trovate i dettagli sui deferimenti, i probiviri e tutto quel genere di clownerie burocratiche di questi giorni su qualunque sito mainstream, ciò che conta è che il governo Berlusconi potrebbe avere vita breve, vediamo di fare due conti.


I finiani che alla Camera hanno già consegnato a Cicchitto una lettera con cui dichiarano di uscire dal gruppo del PdL sono 34, in tutto 48, tra Camera e Senato. Se in Senato con la possibilità di avere dai 14 ai 16 senatori in meno la maggioranza di governo potrebbe essere spacciata, alla Camera un -34 potrebbe far crollare il PdL.


Lo chiediamo a voi: ora cosa pensate accadrà?






Il tramonto del Popolo della Libertà: Berlusconi caccia Fini é stato pubblicato su polisblog alle 00:01 di venerdì 30 luglio 2010.




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La crisi è vicina. I possibili scenari dopo la cacciata di Fini dal Popolo della Libertà

La crisi è vicina. I possibili scenari dopo la cacciata di Fini dal Popolo della Libertà: "

Berlusconi e Fini


L’approvazione del documento dell’Ufficio di Presidenza del Pdl non può che determinare una crisi di governo. Potranno trascorrere giorni, settimane o perfino mesi prima che il disfacimento dell’esecutivo si palesi apertamente e in modo definitivo. Ma il processo è iniziato. Ed è assolutamente irreversibile.


Al di là dei numeri, che pure sono indicativi, la maggioranza uscita vincente dalla competizione elettorale non esiste più. E’ proprio il documento approvato ieri a sancirlo, laddove afferma che, “soprattutto dopo il voto delle regionali che ha rafforzato il governo e il ruolo del Pdl, l’On. Gianfranco Fini ha via via evidenziato un profilo politico di opposizione al governo, al partito ed alla persona del Presidente del Consiglio”.


Nel documento si denuncia una sorta di “tradimento” del Presidente della Camera e dei suoi sostenitori non già nei confronti del Capo del Governo, ma degli stessi elettori. Tradimento che si sarebbe consumato con l’assunzione da parte dell’on. Fini di posizioni del tutto originali e lontane da quelle illustrate nel programma sottoscritto con il corpo elettorale su “temi qualificanti” come la cittadinanza breve, il voto agli extracomunitari e la legge elettorale. Ma soprattutto con quell’inclinazione, che il Presidente della Camera avrebbe dimostrato, per l’“uso politico della giustizia”, vizio intollerabile più di ogni altra cosa per il Presidente del Consiglio.




Il problema è che il presunto tradimento del co-fondatore del partito di maggioranza e la sua conseguente espulsione dal medesimo non possono che condurre alle dimissioni dello stesso Presidente del Consiglio. Ed ha ragione Bersani quando invita Berlusconi a presentarsi in Parlamento “perché questa è una vera crisi”.


Occorre evidenziare, infatti, che il documento dell’Ufficio di Presidenza del Pdl non è stato firmato dal Ministro per le politiche europee Andrea Ronchi, dal Viceministro per lo Sviluppo economico Adolfo Urso e dal Sottosegretario per il Lavoro, la Salute e le Politiche sociali Pasquale Viespoli.


Ed ancora va messo in luce che lo stesso documento sancisce il deferimento ai probiviri di autorevoli deputati del Pdl vicini a Gianfranco Fini come Italo Bocchino, Carmelo Briguglio e Fabio Granata. Com’è pensabile che il Governo possa proseguire il suo corso?


La responsabilità di tutto ciò che sta accadendo è anche, e soprattutto, del Presidente Berlusconi, posto che, come recita l’art. 95 della Costituzione, “Il Presidente del Consiglio dei ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l’atti­vità dei ministri”. Se non ci riesce, va a casa.


E’ stato Berlusconi che ha deciso di fondare un nuovo partito insieme a Gianfranco Fini, che ha promosso le stesse candidature dei finiani al Governo, inserendo gli uomini dell’attuale Presidente della Camera nell’esecutivo. E’ necessario, pertanto, che ne risponda, rassegnando le dimissioni.


In alternativa, il Capo del Governo potrebbe presentarsi in Parlamento per spiegare le ragioni della crisi e chiedere un nuovo voto di fiducia. Qualora non facesse neanche questo, prolungherebbe soltanto un’agonia istituzionale deleteria per tutti.


Foto | Flickr



La crisi è vicina. I possibili scenari dopo la cacciata di Fini dal Popolo della Libertà é stato pubblicato su polisblog alle 08:30 di venerdì 30 luglio 2010.







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giovedì 29 luglio 2010

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mercoledì 28 luglio 2010

Due anni all'ex ministro Brancher per la tentata scalata ad Antonveneta

Due anni all'ex ministro Brancher per la tentata scalata ad Antonveneta: "IL PROCESSO
Due anni all'ex ministro Brancher per la tentata scalata ad Antonveneta
L'esponente Pdl è stato riconosciuto colpevole di appropriazione indebita e ricettazione in un filone dell'inchiesta. E' imputata anche la moglie

(12:37 28/07/2010)


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Verdini all'attacco di Fini "Avrebbe dovuto difendermi"

Verdini all'attacco di Fini "Avrebbe dovuto difendermi": "

L'INCHIESTA P3
Verdini all'attacco di Fini 'Avrebbe dovuto difendermi'
Il coordinatore del Pdl si difende: 'Mai fatto parte di associazioni segrete. Esagerato parlare di P3'. Critiche al presidente della Camera: 'Mi aspettavo che mi difendesse' e a Bocchino: 'Non accetto lezioni da lui'. Al più presto chiarimento con i finiani. Sulle dimissioni: 'Non ho fatto nulla di male, perché dovrei fare un passo indietro?' Capitolo eolico: 'Non ne capisco niente. Ho solo messo in contatto Carboni e Cappellacci'. Difesa di Dell'Utri: 'Non l'ho mai scaricato'.

(13:41 28/07/2010)



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Wikileaks, l'Italia nei documenti "Più soldati, ma in segreto"

Wikileaks, l'Italia nei documenti "Più soldati, ma in segreto": "

IL DOSSIER
Wikileaks, l'Italia nei documenti 'Più soldati, ma in segreto'
Nel 2007 l'Italia promise rinforzi in Afghanistan. Le tensioni su Calipari, il grande gelo Bush-Prodi. Tutto nei rapporti riservati divulgati sul sito
di MARCO PASQUA

(16:35 28/07/2010)



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Disfatta al Mondiale Giocatori alla gogna

Disfatta al Mondiale Giocatori alla gogna: "

Calcio
Disfatta al Mondiale Giocatori alla gogna
Incredibile episodio in Corea de Nord, con i giocatori tenuti in piedi sei ore davanti ad una folla che li 'rimproverava' dopo la disfatta in Sud Africa. Peggio ancora per il ct, mandato a fare il manovale in cantiere
di LUIGI PANELLA

(18:03 28/07/2010)



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Morti due militari italiani a Herat Colpiti da un ordigno rudimentale

Morti due militari italiani a Herat Colpiti da un ordigno rudimentale: "

AFGHANISTAN
Morti due militari italiani a Herat Colpiti da un ordigno rudimentale
Il sottufficiale e il caporalmaggiore del 32esimo Reggimento Genio sono rimasti uccisi mentre erano impegnati, a piedi, in un'operazione di disinnesco. Lievemente ferita anche una soldatessa. Sono in corso indagini per capire se lo scoppio è stato provocato a distanza con un telecomando o se, al contrario, è stato accidentale. Morti anche due soldati afgani, altri due feriti in modo grave

(18:28 28/07/2010)



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Berlusconi  pensa al ritiro del ddl "Norme stravolte, forse blocco tutto"

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INTERCETTAZIONI
Berlusconi  pensa al ritiro del ddl 'Norme stravolte, forse blocco tutto'
Il Cavaliere: 'Avevamo creato un bel cavallo ed è venuto fuori un ippopotamo'. I finiani: 'E' una nostra vittoria'

(20:05 28/07/2010)



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The Pitt, R. Scott Gemmill

The Pitt, ideata da R. Scott Gemmill, è una serie TV messa in onda su HBO e prodotta da Warner Bros, con protagonista Noah Wyle....