Considerazioni a margine di un anno da formatore sull'IA a scuola
Durante quest'anno scolastico ho tenuto e sto tenendo tre corsi di formazione sull'uso dell'IA a scuola, oltre a due webinar per l'AICC. Quelle che seguono sono delle considerazioni che vengono fuori da diverse letture e dalla riflessione sulle richieste e le domande che mi sono state poste durante questa esperienza da formatore. Occorre non avere a prescindere paura dell'IA, ma trattarla come lo strumento che è, senza darle una veste antropomorfa ma conoscendone le caratteristiche. Ecco che allora sembrano utili categorizzazioni dell'atto cognitivo prodotto con l'IA e tramite l'IA, definito come atto cognitivo midtended, a metà tra l'atto cognitivo intenzionale (quello frutto della pura riflessione del cervello, per tagliarla semplice) e l'atto cognitivo esteso che si realizza tramite il nostro corpo o strumenti che adoperiamo. L'IA è uno strumento, ma è uno strumento che appare dialogare con noi, come negli atti cognitivi sociali, ma il su...