lunedì 29 gennaio 2018

Come costruire e diffondere bufale: il caso di Italiani VERI e TG News-24

Bazzicando sui social capita di tanto in tanto di beccare il post o il commento di qualche conoscente o collega che cattura la tua attenzione. A me capita particolarmente quando le news, condivise o commentate, non mi convincono, e così, dall'alto della mia nerditudine, finisco spesso per andare a cercare le fonti. Onestamente, spesso capita che l'accertamento delle fonti porti a dover riconoscere la bontà della notizia, tuttavia non è sempre così. Se poi mi capita di osservare come un gruppo Facebook o su Google+ non faccia altro che condividere e spammare i contenuti di un solo sito, l'associazione fake news/gruppo di propaganda politica diventa abbastanza evidente, soprattutto se le notizie sono di carattere scandalistico o si fondano sulla volontà di credere ad ogni cosa confermi i nostri pregiudizi.
Tanto per non fare nomi, facciamoli.
Per esempio quello del gruppo Facebook Italiani VERI
Il gruppo condivide post e commenti di presunti patrioti contro il rischio islamizzazione, l'eccessiva presenza di stranieri, le politiche della sinistra, etc. Insomma, tutta quella serie di post che contraddistinguono la galassia M5S o Lega. Una cosa che però balza all'occhio è come i post condivisi abbiano in genere come origine il sito internet TG-news24 che già dal nome cerca di abbindolare gli allocchi che lo confonderanno col più noto TGcom24 di Mediaset. Il suddetto TG-news24 non risulta in realtà essere una testata giornalistica, anzi, in realtà non riporta da nessuna parte quale sia il suo stato giuridico né chi ne sia il proprietario, mentre i post vengono firmati con un anonimo Admin
Già scartabellando tra le prime notizie, si può osservare come lavora il sito: notizie, quando non inventate, vecchie di anni e ripostate come nuove. È l'esempio della notizia attualmente in prima pagina, quella di un presunto scontro negli studi di La7 tra il giornalista Belpietro e Anna Ascani del PD, scontro in realtà avvenuto nel 2015, come è visibile andando a vedere il video originale su Dailymotion.
Tornando al gruppo che si occupa di spammare le notizie del sito, altri post risultano essere ingannevoli, per il titolo alterato e per il contenuto che manipola le fonti riportando le notizie in maniera alterata. Per esempio il post intitolato TURISTA RUSSO SPEZZA BRACCIO AL ROM CHE TENTA DI DERUBARLO.
In questo caso sia il titolo che il contenuto del post, che rimandano al solito sito, sono frutto di alterazione di una notizia diversa, alterazione che ha come scopo quello di ricevere like e condivisioni, con il plausibile ritorno pubblicitario per il sito. L'articolo infatti sposta gli accadimenti nel tempo, nel 2018 anziché nel 2016, nello spazio, a Roma anziché a Napoli, e soprattutto, ne altera il protagonista, sostituendo all'artefice del tentativo di furto, un napoletano, un inventato ma comodo ladro di etnia Rom. L'alterazione della notizia è talmente evidente che si rimanda alla fonte, un video postato su Corriere.it, che già dal titolo chiarisce tutto


Continuando con gli esempi, poco sotto viene pubblicato un altro articolo, intitolato Acerra: Albanese Molesta Una Ragazza, Ma il Padre È Un Ex-Pugile e Lo Mette Al TAPPETO

Di nuovo il post rimanda al solito sito, in particolare a questo articolo. Peccato che, nel momento in cui viene citata la fonte, si scopre che essa, di nuovo, non è una testata giornalistica, bensì un sito satirico, Newsitalia24.com, come del resto dichiarato dagli stessi gestori del sito
newsitalia24.com copyright © 2016. newsitalia24.com non è contraddistinto da una testata e viene aggiornato senza alcuna periodicità regolare. Esso non costituisce “prodotto editoriale” ai sensi e per gli effetti della legge 7 marzo 2001, n. 62, né si applicano allo stesso le disposizioni previste per la stampa, ivi incluse le norme di cui alla legge 8 febbraio 1948, n. 47. newsitalia24.com è un sito satirico e quindi alcuni articoli contenuti in esso non corrispondono alla veridicità dei fatti. La redazione non intende minimamente offendere nessuno. Testi, video e immagini inserite e contenute in questo blog sono tratte da internet e pertanto, considerate di pubblico dominio. E' possibile utilizzare gli articoli contenuti in questo sito solo se esplicitamente citata la fonte tramite link di collegamento.

Così TG-news24 non fa altro che fare il copia e incolla di questo articolo che, però, non riporta alcuna fonte a supporto di quanto scritto, facendo ipotizzare quindi che si possa trattare di una notizia alterata, comunque avvenuta almeno il 19 gennaio 2017, cioè un anno prima rispetto a quanto pubblicato su TG-news24. Infatti, basta una semplice ricerca su google per scoprire che questa notizia è una bufala, come chiaramente spiegato su Bufale.net con questo articolo.

In conclusione, se due indizi fanno una prova, qui di prove, ad un rapido controllo, ne abbiamo già tre. Prove di cosa? Prove del fatto che, qualsiasi sia l'intento dietro a questi atti, il gruppo Facebook Italiani VERI così come il sito a cui plausibilmente fa riferimento, TG-news24, hanno lo scopo di ricondividere notizie false e tendenziose, approfittando della scarsa attitudine dell'utente medio di internet ad andare a controllare le fonti della sua informazione.





giovedì 25 gennaio 2018

Su Obama o del carisma

Quando qualche giorno fa ho visto su Netflix il nuovo programma di David Letterman non ho potuto fare a meno di essere vinto da due sentimenti, entrambi piacevoli, che hanno però rischiato di fuorviare Il mio giudizio su quanto vedevo. In primo luogo la gioia di rivedere David Letterman su schermo ha in parte mitigato i limiti del format di un programma televisivo molto diverso rispetto a quello a cui il conduttore ci aveva abituato, se vogliamo uno show minimalista.
Soprattutto, lo straordinario carisma di Barack Obama, ospite della prima puntata, rischia di far soprassedere su tutto ciò che non è stato chiesto all'ex presidente degli Stati Uniti, è più in generale, rischia di impedire un sereno e obiettivo giudizio sulla sua presidenza. Da un punto di vista umano il confronto tra Barack Obama e Donald Trump rischia di essere impietoso, vista l'incredibile storia personale e familiare che sta dietro l'elezione del primo presidente di colore degli Stati Uniti, e proprio questa straordinaria vicenda umana, ripercorsa durante lo show televisivo, fa però dimenticare gli errori politici commessi dal Presidente, in particolare l'indecisione politica nella gestione dei conflitti in Medio Oriente. D'altro canto è limite umano l'avere memoria politica molto corta, tanto che oggi vengono semplicisticamente attribuiti a Donald Trump meriti per la ripresa economica degli USA, ripresa inspiegabile senza l accorta visone e programmazione realizzatasi sotto i due mandati del presidente di colore. Ugualmente va ascritto a Barack Obama il merito di aver tentato di allargare la partecipazione popolare alla vita politica statunitense attraverso l'uso dei social, ma allo stesso tempo va addebitato l'errore di aver permesso l'uso disinvolto degli stessi social network senza opportuni correttivi e verifiche sulla legittimità della diffusione di notizie spesso false, o comunque tendenziose. Indubbiamente poi il risorgere del suprematismo bianco negli Stati Uniti non può non essere considerato una reazione tardiva e tutto sommato maldestra al tentativo di allargare alle diverse minoranze etniche, in primo luogo quella afroamericana, la possibilità di partecipazione alla vita politica, sociale, economica, e in più in generale l'accesso ai servizi e ai diritti garantiti dalla costituzione. Il mito che viene a costruirsi del Barack Obama pacifista, campione dei diritti dovrà sempre comunque scontrarsi con l'appoggio, anche durante il suo mandato, a figure che mai hanno avuto realmente a cuore l'allargamento, la diffusione e la difesa dei diritti umani, come il presidente Erdogan in Turchia, o l'inizio dell'erezione del muro che dovrebbe delimitare i confini tra Stati Uniti e Messico, o più in generale il proseguire della tradizione interventista della politica americana.  Insomma, se l'uomo Barack Obama è stato col suo carisma modello per una generazione di politici e di centro-sinistra in tutto il pianeta, e spesso da questo modello sono sorte meteore nascenti e rapidamente spentesi come quella di Matteo Renzi, il giudizio sull'uomo politico avrà da essere più maturo, olistico e fondato sui dati raccolti nel medio e nel lungo periodo.


domenica 14 gennaio 2018

Leggere fumetti, guardare anime: Nathan Never e Gundam

Come ci si sente a leggere manga o a guardare anime da adulti?
Bene, direi.
Da adulto infatti dovresti avere la capacità di guardare meno al tratto, alla pulizia e alla precisione del disegno, per fare più caso alla narrazione.
Nel mio caso questo significa cercare narrazioni più mature, anche quando si tratti sempre e comunque di "intrattenimento" senza pretesa di divenire letteratura.
Per questo motivo quando posso leggo fumetti (di ogni genere) e guardo anime.
In quest'ultimo periodo in particolare mi sono concentrato su due brand, quello di Gundam fra gli anime e quello di Nathan Never fra i fumetti.
Non starò qui a spiegare la lunghissima storia che sta dietro queste serie che sono ormai pluridecennali. Semmai quello che mi interessa è spiegare cosa trovo di interessante in queste narrazioni.

Partendo da Nathan Never, indubbiamente ciò che più mi affascina è il tentativo di creare un cyberpunk alla italiana (filone per altro ripreso nel sottovalutato Nirvana, film di Salvatores). Never, un militare/poliziotto/giudice impiegato da una compagnia privata, agisce in un mondo vivo, nato da una serie di guerre che hanno portato gli uomini ad imbattersi in altre civiltà ma anche a colonizzare lo spazio, dopo aver lasciato macerie ed enormi conurbazioni sul pianeta terra. Un mondo in cui la rete ovviamente pervade la vita di tutti e in cui gli androidi camminano a fianco degli umani. Nulla di nuovo, si dirà, ed è vero, ma almeno è raccontato bene, senza (troppi) errori narrativi, con una serie di personaggi di contorno che non sono solo macchiette ma che ricevono un loro sviluppo discretamente caratterizzato, un protagonista che si fa delle domande, ha un passato dietro e non agisce semplicemente come un automa.
immagine: Wimimedia

Passando a Gundam, si tratta in realtà di più serie tv e a fumetti, ma ciò che caratterizza questo brand nel corso dei decenni e la profondità del ragionamento politico: nello scontro tra Federazione e ribelli di Zeon è davvero difficile definire chi sia il buono e chi il cattivo, come hanno da imparare i piloti dei Gundam, degli esoscheletri iperpotenziati capaci di risolvere le guerre e, proprio per questo, ambiti da ambo le parti, in una serie di macchinazioni, strategie, scelte tragiche e stragi. Gundam, fra le serie a fumetti e e fra gli anime che ho incrociato nella mia vita, è quella che meglio ha raccontato la politica e la guerra, facendolo senza manicheismi e senza retorica, cercando di ricordare a tutti come non esistono veri eroi e, al contempo, difficilmente esistono veri mostri.

Immagine: Wikimedia

The Pitt, R. Scott Gemmill

The Pitt, ideata da R. Scott Gemmill, è una serie TV messa in onda su HBO e prodotta da Warner Bros, con protagonista Noah Wyle....