domenica 26 settembre 2021

Eneide, Publio Virgilio Marone

Giorces, CC BY 2.5 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.5>, via Wikimedia Commons

Ci sono volte in cui un autore è fin troppo critico nei confronti della propria opera; ci sono altre volte in cui, invece, il miglior lettore ed interprete della creazione artistica è proprio il suo autore. Nel caso dell'Eneide è noto che Publio Virgilio Marone avesse ordinato la distruzione del manoscritto dell'opera prima della sua morte, ordine contraddetto da Mecenate e i suoi. E così l'Eneide ha visto, dalla sua pubblicazione, una diffusione enorme ed un successo pressoché universale, anche se spesso sono stati evidenziati i limiti dell'opera. Limiti evidenti, del resto, tanto che in ogni lettore che si sia apprestato alla lettura dei 12 libri che compongono il capolavoro virgiliano sorge naturalmente il dubbio: l'Eneide è un capolavoro della forma poetica o un fallimento del racconto epico?

I meriti dell'opera: malgrado l'opera manchi di una revisione, la tecnica dell'autore cesella versi che restano memorabili nel tempo; alcuni personaggi assurgono ai vertici della storia della letteratura, due su tutti, Didone e Turno.

Difetti evidenti: Virgilio manca di spirito epico, è evidente, e anche la narrazione in generale vivedi alti e bassi. Per essere chiari, Virgilio proprio non sa scrivere il genere; lì dove riesce meglio, lo fa imitando spudoratamente Omero; dove invece l'opera brilla di luce propria, lo fa perché prevale lo spirito lirico del poeta. Tanto Virgilio maneggia poco il genere che il suo protagonista risulta piatto, monocorde, noioso: verrebbe da chiedersi se, con Enea, Virgilio avesse davvero intenzione di celebrare la dinastia giulia. Non per niente si finisce per avere in simpatia Turno più di Enea: entrambi sono vittime del volere delle divinità, ma mentre Turno almeno giungerà alla consapevolezza dei propri eccessi, non così Enea. Enea è immobile: Achille, che è l'incarnazione della guerra, giunge alla fine alla simpatia per il nemico e alla consapevolezza dell'ineluttabilità della morte; il pio Enea non vive maturazione alcuna, mostra la propria pietas unicamente nell'accettazione acritica e anaffettiva della volontà divina, della fortuna, non mostra nessuna grandezza, né epica né tragica.

Alla luce di tutto questo, l'Eneide è o no un capolavoro? Dipende da cosa si voglia leggere: se si cerca un poema che ceselli il verso, che affondi nella lirica, sì; se si voglia leggere un poema epico che possa reggere il confronto con i capolavori omerici, onestamente, no, l'Eneide non regge il confronto, finendo per confermare le ragioni di Virgilio che ne voleva la distruzione.

domenica 12 settembre 2021

Barbero, i distinguo e le polemiche

foto: Wikipedia

Di recente si è molto parlato di Alessandro Barbero, dapprima per il suo sostegno a Tomaso Montanari e alle sue posizioni sull'uso distorto e politicizzato della questione delle Foibe, poi per la sua adesione ad un manifesto contro l'obbligo di possesso del green pass per il personale universitario e gli studenti. Questa adesione ha fatto parlare di un Barbero novax, posizione che il professore ha prontamente smentito; il professore ha chiarito che semmai vorrebbe un'assunzione di responsabilità della classe dirigente: anziché creare la situazione paradossale di un green pass che da un lato non è obbligatorio ma che dall'altro limita il diritto allo studio, ci si assuma l'onere e l'onore dell'obbligo vaccinale (legittimo secondo costituzione e norme vigenti) che, imponendo il vaccino a tutti coloro che sono in grado di sostenere la vaccinazione, eliminerebbe la discriminazione di fatto fra gli studenti. Tuttavia il testo dell'appello non accenna mai alla necessità di un obbligo vaccinale, è questo il vero problema della posizione di Barbero.  La sua è una posizione coerente con le recenti critiche alla classe dirigente italiana (vedi di nuovo il sostegno a Montanari sulla questione Foibe). Una posizione sensata ma che in realtà non è quella dell'appello che Barbero ha firmato. Firmando questo manifesto, Barbero si è messo dalla stessa parte di chi, come Fusaro, nega sia la necessità del green pass sia la necessità della vaccinazione. Certo, la sua è una posizione ben più complessa, ma la comunicazione della complessità non è del nostro tempo.
In secondo luogo, come dicevamo, la critica recente di Barbero verte sul tentativo di normalizzazione della destra fascista ed ex fascista da parte della classe dirigente: secondo il professore le ricostruzioni forzate e manchevoli storicamente dei fatti al confine orientale tra il 1943 e il 45/6, come il cerchiobottismo sulla vaccinazione anticovid, hanno come compito quello di rendere normali e accettabili le posizioni della destra e dell'estrema destra italiana, con il bene placito della classe dirigente altoborgese; proprio questa critica del professore l'ha messo nel mirino di quella borghesia che, nel nostro paese, gestisce la comunicazione sulla carta stampata; non per niente gli attacchi sono arrivati non solo, prevedibilmente, dai giornali di partito di destra, ma anche da Corriere, Stampa e Repubblica; tutti gli attacchi però sono stati caratterizzati dalla semplificazione estrema delle posizioni del professore, preferendo l'attacco alla persona alla confutazione delle sue tesi. In questo la critica a Barbero si è distinta nettamente dalle critiche recenti a Cacciari e ad Agamben: i due filosofi sono stati confutati nel merito, Barbero dileggiato moralmente.
In conclusione: Barbero ha espresso una tesi condivisibile, commettendo probabilmente un errore di metodo (e tra l'altro non è la prima volta che appone la sua firma su un appello controverso); la sua tesi è coerente con quanto Barbero ha di recente detto sulla classe dirigente italiana; la classe dirigente italiana ha deciso di non confutare le tesi del professore, ma di attaccare la persona, screditarlo e metterne in discussione lo spessore morale. Questa, più o meno, la storia di una polemica dei primi di settembre nel nostro paese.

The Pitt, R. Scott Gemmill

The Pitt, ideata da R. Scott Gemmill, è una serie TV messa in onda su HBO e prodotta da Warner Bros, con protagonista Noah Wyle....