martedì 25 dicembre 2018

The game, Alessandro Baricco

The game di Alessandro Baricco è un libro interessantissimo; non tanto e non solo per la precisione dell'analisi, che anzi talvolta è deficitaria, quanto per l'acume di alcune intuizioni. Nella sua disamina sulla rivoluzione digitale, Baricco nota con genio felice che questo fenomeno nasce come reazione alla cultura novecentesca (ma manca qualsiasi riferimento al fenomeno più ampio che è stato il postmodernismo): in particolare l'autore osserva come all'immobilismo della tradizione, la rivoluzione digitale contrapponga la mobilità del gioco, nell'apprendimento, nelle dinamiche combinatorie e destrutturate della società, dell'organizzazione del lavoro, della politica e dell'informazione (mancando, come già detto, il confronto con la destrutturazione del sapere nell'arte postmoderna). Baricco osserva poi che la rivoluzione digitale si sviluppa con l'introduzione di nuove tecnologie che inconsapevolmente rispondono all'esigenza di superare la cultura novecentesca, sviluppando, attraverso internet, la piena realizzazione della sinergia tra cultura e tecnologia, quella che a vario titolo viene chiamata postverità o verità aumentata o post-esperienza. La rivoluzione è così il campo delle possibilità e della rapidità, al contrario di una tradizione fondata su di certezze uniche, monolitiche, profonde. Tuttavia le possibilità della post-esperienza richiedono abilità e competenze complesse e spesso contestate nella nostra società e formazione, basti citare la guerra, mossa in primis dalla scuola, all'esposizione agli schermi in giovane età e al multitasking. Proprio la difficoltà della post-esperienza genera una sorta di reflusso, oggi facilmente osservabile nelle dinamiche della tecnologia e della società: in contrapposizione al massimo delle possibilità fornite dalla libertà del web nascono le app e i portali chiusi o legislazioni sempre più stringenti, come in contrapposizione all'idea di un mondo totalmente aperto e globalizzato oggi si arranca alla ricerca di confini ormai anacronistici.
Baricco osserva poi come la rivoluzione digitale si stia evolvendo verso una serie di monopoli non in contrasto tra di loro, ma ricorda come questi monopoli siano comunque in grado di garantire un pluralismo che la cultura del primo Novecento aveva negato; al contempo muta il carattere del singolo individuo, non più riconoscibile come membro di in gruppo sociale, ma dominato dall'individualismo di massa.
Due considerazioni finali: Baricco afferma che alla rivoluzione digitale è mancata la cult
ura umanistica, ma in questo o sbaglia o mente, sottostimando largamente il ruolo che la letteratura cyberpunk e postmoderna hanno avuto nell'anticipare i successivi sviluppi sociali e tecnologici; sarebbe per ciò più preciso dire che gli intellettuali main stream come lui hanno a lungo mancato di comprendere quanto stava accadendo. Seconda considerazione, e più importante: la società della rivoluzione digitale non è la società dei nativi digitali, se assumiamo come date simboliche per questa definizione il 1993 negli USA e il 1999 in Italia, cioè i momenti in cui le connessioni veloci ad internet sono diventate disponibili e diffuse a tutti; prese per buone queste date, come fa gran parte degli studiosi, quanto vediamo è stato pensato e creato da chi si è nutrito dei paradossi della cultura novecentesca, mentre chi nel digitale è nato e cresciuto, per questioni anagrafiche, deve ancora scrivere le sue pagine in questa storia. Per qualcuno forse questa sarà una prospettiva terrificante, ma per chi, come me, con i nativi digitali lavora ogni giorno, questa è fonte di speranza, perché fra i nativi sembrano nascere gli anticorpi alle apparenti attuali degenerazioni di un fenomeno che, comunque, cambierà grandemente la storia della nostra specie.


martedì 11 dicembre 2018

Petizione: Ministro Salvini, la Memoria storica non è un gioco di parole

Essendo fra i firmatari di questa petizione su Change, me ne faccio portavoce, riportandone il testo e il link su questo blog.

Egregio Signor Presidente Sergio Mattarella,
siamo un gruppo di docenti e dirigenti che ogni anno insegnano alle loro studentesse e ai loro studenti il valore umano e civile della Memoria storica.
Restiamo sgomenti dinanzi al tweet di un ministro della Repubblica che, giocando con le parole, evoca un passato che ha condotto l'Italia nel baratro della guerra e delle leggi razziali, di cui quest'anno si ricorda l'ottantesimo anniversario.
Ci siamo permessi di scriverLe per chiederLe, nel Suo ruolo di garante della Costituzione, di invitare il ministro Salvini a ritirare immediatamente quell'affronto inqualificabile alla Memoria di chi, all'insegna di quelle parole, fu discriminato, deportato e ucciso.
Confidiamo in Lei, Signor Presidente, affinché la Memoria di quegli innocenti non sia oltraggiata, e affinché il nostro lavoro di docenti e dirigenti non sia vanificato.
La Memoria storica non è un gioco di parole.
Alessandra Pica (I.I.S. “Via Roma 298”, Guidonia-Montecelio, docente)
Angela Gadaleta (Liceo Classico e Scientifico “Democrito”, Roma, dirigente)
Anna Maria Ricciardi (Liceo Classico “Anco Marzio”, Roma, dirigente)
Annalisa Rosati (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, docente)
Antonella Grippo (I.I.S. “Via Roma 298”, Guidonia-Montecelio, docente)
Antonella Maucioni (I.I.S. “Leonardo da Vinci”, Maccarese, dirigente)
Antonella Simoncini (I.I.S. “Vespucci - Colombo”, Livorno, docente)
Barbara Gizzi (I.I.S. “Pacinotti - Archimede”, Roma, docente)
Carla Ansaldo (I.T.I.S. “G. Galilei”, Livorno, docente)
Carlo Tuba (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, Liceo “E. Montale”, docente)
Clorinda Lovisi (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, docente)
Cristiana Bullita (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, docente)
Daniele Scopetti (I.I.S. “Via Roma 298”, Guidonia-Montecelio, docente)
Dina Maria Pagliaro (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, docente)
Eduard Wolken (I.I.S. “G. De Sanctis”, Roma, docente)
Elena Conti (I.I.S. “Via Roma 298”, Guidonia-Montecelio, docente)
Elena Pica (Istituto Comprensivo Fara in Sabina, docente)
Eleonora Croce (I.T.I.S. “G. Galilei”, Livorno, docente)
Franca Canero Medici (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, docente)
Francesca Rossi (I.I.S. “Angelo Frammartino”, Monterotondo, docente)
Francesca Scarano (I.I.S. “Angelo Frammartino”, Monterotondo, docente)
Francesco Libertini (Liceo Scientifico “B. Touschek”, Grottaferrata, docente)
Solidea Diana (Liceo “E. Montale”, Roma, docente)
Gabriele Miniagio (Liceo Scientifico “A. Avogadro”, Roma, docente)
Giovannina Corvaia (I.I.S. “Calamatta”, Civitavecchia, dirigente)
Giulio Iraci (Liceo Scientifico “A. Avogadro”, Roma, docente)
Guido Mozzetta (I.I.S. “Via Roma 298”, Guidonia-Montecelio, docente)
Letizia Pollaci (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, docente)
Lorenzo Seravalli (Scuola Secondaria di primo grado, “G. Borsi”, Livorno, docente)
Lucia Nicolai (I.I.S. “Via Roma 298”, Guidonia-Montecelio, docente)
Lucia Rossi (I.P.S.E.O.A. “A. Berti”, Verona, docente)
Maria Grazia Ortenzi (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, docente)
Maria Pezzolla (I.I.S. “San Benedetto - Righi”, Cassino, docente)
Maria Teresa Cabras (Istituto Comprensivo “Gramsci - Rodari”, Sestu, docente)
Marina Longo (Liceo Scientifico “A. Avogadro”, Roma, docente)
Marzia D’Alessandro (Liceo Scientifico “A. Avogadro”, Roma, docente)
Nicola Casadei (I.P.S.E.O.A. “A. Berti”, Verona, docente)
Paola Bisegna (Liceo Classico e Scientifico “Democrito”, Roma, dirigente in pensione)
Rosa Maria Ienuso (I.I.S. “Via Roma 298”, Guidonia-Montecelio, docente)
Rosamaria Crea (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, docente)
Rosanna Sciacca (Liceo Statale “Gaio Valerio Catullo”, Monterotondo, docente)
Rosario Paone (Liceo Scientifico “G. Seguenza”, Messina, docente)
Sara Rutigliano (I.I.S. “T. Salvini”, Roma, docente)
Sebastiano Valentino Cuffari (I.P.S.E.O.A. “A. Berti”, Verona, docente)
Silvana Di Lorenzo (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, docente in pensione)
Stefania Buccioli (Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II”, Roma, docente)
Stefano Vaselli (Liceo Scientifico “A. Avogadro”, Roma, docente)
Tiziana Felicioni (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, docente)
Tullia De Majo (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, docente)
Valentina Ciliberti (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, docente)
Vincenzo Desiderio (Liceo Scientifico “G. Peano”, Monterotondo, docente)
Vincenzo Fiano (I.S.I.S.S. “U. Foscolo”, Teano, docente)

Link alla petizione da firmare

The Pitt, R. Scott Gemmill

The Pitt, ideata da R. Scott Gemmill, è una serie TV messa in onda su HBO e prodotta da Warner Bros, con protagonista Noah Wyle....