venerdì 21 settembre 2018
Il buio oltre la siepe, Harper Lee
Il buio oltre la siepe, pubblicato nel 1960 dalla scrittrice statiunitense Harper Lee, narra attraverso gli occhi di una bambina bianca il difficile caso di un uomo di colore, Tom Robinson, ingiustamente accusato di stupro e condannato in primo grado per questo; l'uomo, difeso dal padre della bambina Jean Louise (Scout) narratrice della vicenda, Atticus, avrebbe buone probabilità di ottenere l'assoluzione nei successivi gradi di giudizio, ma ormai vinto dalla pressione e dalla paura, cerca di fuggire dal carcere, venendo freddato da numerosi colpi di pistola delle guardie penitenziarie. La vicenda di Tom Robinson si intreccia con quella di Scout e di suo fratello Jeremy Finch (Jem): i due bambini crescono nell'Alabama degli anni Trenta, in cui, sebbene i Ku Klux Klan sia formalmente scomparso, il razzismo e i pregiudizi nei confronti delle persone di colore la fanno da padrone. I due ragazzi, insieme al loro amico orfano Dill, vengono su nell'ammirazione per il padre avvocato e nel rispetto delle persone di colore come l'amata domestica Calpurnia, cercando di scoprire il segreto del vicino di casa, da anni rintanato nel proprio terreno, Boo (Arthur Radley). Fra i ragazzi e il vicino si instaura un rapporto a distanza, fatto di piccoli doni e attenzioni, che ne cementa un'amicizia mai dichiarata. Intanto la difesa di Tom Robinson da parte di Atticus rende una parte della popolazione di Maycomb avversa all'avvocato, sebbene l'animo della piccola Scout nella sua semplicità riesca a smuovere alcuni fra i cuori più duri; in particolare è Bob Ewell, il padre di Mayella Ewell, l'accusatrice di Tom Robinson, a giurare vendetta a colui che l'ha screditato durante il processo: infatti durante la requisitoria di Atticus risulta chiaro come, sebbene poi il suo cliente sarà condannato, fosse stato Ewell ad aver mosso violenza alla figlia, rea di aver cercato di circuire un "negro". L'odio di Ewell si spinge a tal punto da tentare di uccidere di notte i figli di Atticus, ma nel parapiglia è proprio Ewell a risultare accoltellato a morte, forse da Jem o, più probabilmente, dal sopraggiunto Boo Radley, uscito per l'occasione dalla sua a casa a difesa dei suoi piccoli amici. Atticus, in un'ultima dimostrazione di integrità, vorrà che si tenga un regolare processo che dimostri l'autodifesa del figlio, ma sarà lo sceriffo, uomo duro ma ragionevole, a porre fine alla questione, archiviando il caso per evitare al ragazzino, ma anche allo psicolabile Radley, la pressione di un processo.
Il romanzo risulta di gradevolissima lettura, coinvolgente, talvolta didascalico, scelta di per sé spiegabile nell'artificio di un narratore bambino. Proprio la leggerezza della narrazione consente all'autrice di trattare un tema complesso come il razzismo nella società americana, una società in cui l'uguaglianza di fronte alla legge si scontra contro la prassi, prassi per cui in un delitto che coinvolge un bianco e un nero, è sempre il nero ad aver torto, perché inaffidabile, violento e impetuoso, almeno secondo l'opinione pubblica. Grande libro quindi, da leggere, scoprire e amare, per riflettere sulle storture della società, storture mai superate davvero.
venerdì 14 settembre 2018
La mia sera del Ventesimo secolo e altre piccole svolte, Kazuo Ishiguro
Il saggio La mia sera del ventesimo secolo e altre piccole svolte, di Kazuo Ishiguro, è la trascrizione del discorso tenuto dall'autore in occasione della cerimonia per il conferimento del premio Nobel per la letteratura.
In questo discorso l'autore ripercorre la propria esperienza personale di uomo e di autore dall'arrivo in Inghilterra fino ai giorni nostri, ricostruendo l'evoluzione della sua poetica a confronto con l'evoluzione della letteratura inglese e internazionale. Quella di Ishiguro è una visione volutamente personale e parziale, e così dalla sua visione letteraria e umana rimangono fuori temi e correnti che, semplicemente, hanno nel tempo interessato poco o nulla l'autore. Invece lo scrittore si concentra suo suo rapporto con l'essere un giapponese trapiantato in un'Inghilterra multietnica e multiculturale, prima ancora che la nazione se ne rendesse conto.
In più passaggi Ishiguro mette in luce la peculiarità della propria vicenda: arrivato giovanissimo dall'altra parte del mondo, si integra facilmente negli usi e nei costumi inglesi con l'andare a scuola, sorpreso dall'accoglienza ospitale di chi, fino a pochi anni prima, era acerrimo nemico durante la Seconda guerra mondiale; tuttavia a casa torna a farsi vivo il Giappone, incarnato nei suoi genitori che avvertiranno sempre come temporanea la propria presenza lontani dalla patria natia. Così Ishiguro cresce bilingue e immerso in due culture molto diverse e questa sua condizione si palesa nelle sue prime opere. Giunge poi una nuova consapevolezza: il Giappone in cui vive Ishiguro non è tuttavia il vero Giappone, paese in cui tornerà, come viaggiatore, solo molto tardi; è la terra della memoria, quasi un mondo favolistico molto diverso dal paese reale. Così la storia di Ishiguro diventa la storia di tanti scrittori del moderno mondo multiculturale: una nuova patria reale e da conoscere per sentire patria, una patria di origine più ricordata che vera, luogo della memoria e del sogno.
lunedì 10 settembre 2018
Il governo del cambiamento
- Il Presidente Conte ha mentito o almeno è stato impreciso sul suo curriculum;
- lo stesso Conte ha compiuto una serie di gaffe (sul fratello del Presidente della Repubblica, scambiando la commemorazione di giorno 8 Settembre con quella del 25 Aprile...);
- lo stesso Conte, da presidente, avrebbe partecipato ad un concorso per l'assegnazione di una cattedra universitaria se la cosa non fosse stata scoperta da dei giornalisti (e figuriamoci se il concorso non l'avrebbe vinto);
- sempre Conte ha dichiarato, come Di Maio, di voler togliere la consessione a Società Autostrade, non spiegando però quanto questo processo sia difficile e, soprattutto, costoso;
- A curare la comunicazione di Conte è stato assunto Rocco Casalino, già responsabile della comunicazione per il M5S, noto per il suo atteggiamento ostile e di parte nei confronti dei giornalisti non allineati;
- Di Maio ha più volte mostrato la propria impreparazione su argomenti base, quali la geografia (dove sta Matera?) e il diritto (l'impeachment millantato contro Mattarella nel nostro ordinamento neanche esiste);
- lo stesso Di Maio di fronte ad una richiesta mossa all'avvocatura dello stato per un nuovo parere sulla vendita dell'ILVA, pur di non ammettere la cantonata presa, ha secretato l'esito del parere e, una volta che questo è stato pubblicato, ha mentito su ciò che vi era scritto, sperando che nessuno leggesse quel parere (come del resto ha ammesso di aver fatto lui);
- riguardo alla lunga crisi politica precedente l'insediamento dell'attuale governo, lo stesso Di Maio ha mentito sulle pressioni e i nomi che sarebbero stati fatti al Presidente della Repubblica Mattarella, non sapendo che i colloqui tenuti al Quirinale sono registrati;
- il ministro Salvini ha più volte mentito sull'attuale andamento dei flussi migratori, definendoli un'emergenza, mentre in realtà sono in netto calo da mesi; lo stesso ministro ha più volte mentito all'opinione pubblica, adducendo una chiusura dei porti mai avvenuta, o di cui in realtà non si è mai assunto realmente la responsabilità non dandone mai ordine scritto, procedendo attraverso comunicazioni orali e omissioni di atti;
- lo stesso ministro ha tenuto in ostaggio 150 migranti, privandoli della possibilità del riconoscimento che sarebbe previsto dalla legge e il conseguente possibile accesso allo status di rifugiato;
- lo stesso ministro vanta come medaglie i capi d'accusa dei reati che avrebbe commesso; sempre lo stesso ministro, in qualità di segretario della Lega, deve rispondere della sparizione di 49 milioni di euro ottenuti illegalmente e di cui è stato ordinato il sequestro dalla magistratura;
- il ministro Toninelli si è reso più volte complice delle azioni del ministro Salvini, tanto da creare uno stato di forte imbarazzo nella stessa Guardia costiera che a lui fa riferimento;
- il ministro Toninelli ha poi mostrato grande impreparazione in merito allo status giuridico del suo ministero, proponendolo come parte civile negli eventuali ricorsi e processi contro Società Autostrade, sebbene lo stesso ministero che a lui fa capo sia sotto accusa per omissione nei controlli;
- per legittimare la propria posizione Toninelli ha fatto riferimento a presunte pressioni subite, pubblicando dei documenti che in realtà risalgono a sei mesi prima la sua nomina a ministro;
- il sottosegretario Giorgetti ha dichiarato l'inutilità del Parlamento e la necessità di superarlo, come del resto Casaleggio, ideologo del M5S;
- il sottosegretario Siri, ideatore della linea politicoeconomica della Lega, ha mentito sulla sua laurea in Economia, in realtà mai acquisita;
- il Sen. Pittoni, esperto di scuola della Lega, ha omesso per anni di dichiarare il suo titolo di studio; in realtà il senatore non ha mai conseguito il diploma.
- il ministro Grillo ha avallato le politiche insensate sull'obbligo vaccinale, arrivando a dire che bisogna rassegnarsi al fatto che debbano esserci delle morti dovute al morbillo.
Questi sono solo gli ultimi sei mesi di politica italiana, e indubbiamente ho dimenticato qualcosa.
The Pitt, R. Scott Gemmill
The Pitt, ideata da R. Scott Gemmill, è una serie TV messa in onda su HBO e prodotta da Warner Bros, con protagonista Noah Wyle....
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Quella che leggete è la mia risposta alla lettera del collega Matteo Radaelli , pubblicata sul Corriere della sera giorno 2 settembre e onl...
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Per chi si chiedesse come fare ad allontanarsi dai social network dei broligarchi di Trump, un po' di alternative: 1. Friendica , la cos...
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