Lievi librano le parole,
Dell'ombra non insegui la scia
Lasciva, ignota l'origine.
Il vento sgrana sulla riva
La rina d'una rotta clessidra,
Si screma la spuma delle onde
Meste sugli scogli sospesi
Nel sussulto d'un attimo.
Le mani scorrono su corpi dormienti,
Spogliano la sublime sembianza:
Osservi il volto degli uomini
Ed invano ne cerchi negli occhi
I segni, ma solo ti lasciano
I muti suoni di labbra discinte.
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